Calcio - 14/05/2007 - Assassinato presidente Lokomotiv Plodviv
Il presidente del Lokomotiv Plovdiv, Alexander Tasev, è stato assassinato in un sobborgo di Sofia.
Tasev, titolare di una grossa impresa di import-export, è stato colpito alla testa da due proiettili mentre si trovava all'interno della sua automobile. Aveva 44 anni.Si sospetta fortemente di un paio di loschi italiani visti girovagare per la città fino al giorno precedente l’omicidio.
VARIE ED EVENTUALI DALLA TERRA BULGARA
1. In OstelloSe vi dovesse capitare di pernottare nella stessa camera di un certo Mono abbiate l’accortezza di coricarvi prima del suddetto, oppure – soluzione preferibile per uomini dal sonno di carta velina – farvi cambiare di stanza:
Episodio 1. Il russo (“E’ ferito, anche il russo è ferito, ed è una brutta ferita!”,
Rocky IV - Sylvester Stallone, 1986).
- Russo (appena sceso dal piano superiore del letto a castello, il piano terra, ovviamente, era regno del Mono), picchiettando sulla spalla del real russatore:
“Cerca di fare qualcosa!”- Mono (fermando per un momento la betoniera ospitata nel suo naso):
“Tanto è inutile!”Episodio 2. Il tedesco.
- Tedesco (disperato, in piena notte, quasi mattina):
“Shot the fuck up!!”- Mono (continuando a ronfare):
Versi incomprensibili2. Per strada.- Le macchine bulgare sgommano. Anche da ferme. Sembra di stare in una qualsiasi puntata dei
Chips, con Ponciarello e Baker ad inseguire a “velocità folle” un tipico bandone statunitense che perde i cerchioni alla prima curva. Rischio peraltro inestente nella terra di Hristo Stoichkov. Le macchine non li hanno, di serie.
- Il ticchettio a ritmo costante che vi capiterà di ascoltare camminando ad esempio per Vitosha Blv (vorrei scriverlo in cirillico, ma la tastiera occidentale non aiuta) è da attribuire ai tacchi sfondati (il Mono lavora di fianco ad un calzolaio, oramai ne sa a pacchi), minimo da 8, che le donnine bulgare portano a spasso con incerta fortuna e naturalezza.
- Osservando la sfilza di macchine roboanti in attesa del verde (c’è un display con il conto alla rovescia sul semaforo), non potrete fare a meno di notare il motivo per il quale Sofia è chiamata la New York dell’est: almeno il 70 per cento di quelle macchine sono taxi.
- Ok, i mezzi pubblici funzionano bene e i taxi come dicevo sono più degli scarafaggi su Maria Luisa Blv (la strada che sbuca sulla stazione dove i bambini sniffatori della peggiore colla del Mar Nero la fanno da padroni), cio’ non spiega il motivo per il quale non si veda uno straccio di motorino o mezzo lontanamente a lui somigliante.
- Anche il Bulgaria c’è stata l’ennesima conferma di un fatto ormai di portata mondiale: quelli con la golf (specie quella cabrio), sono dei bori da paura.
3. La musica.- I negozi di musica sono inesistenti ma alla fine della settimana ne abbiamo scoperto la causa: l’artista che va per la maggiore sono i
Roxette.
Dal canto mio non mi sono lasciato sfuggire un cd dell'ottimo Ivo Papasov.
4. La lingua.- Il bulgaro medio, come l’italiano medio, non sa una cazzo di parola di inglese. Prima di partire date una rinfrescata al vostro bulgaro (potreste farvi aiutare che so, da Triston Ivanov, ad onor del vero uno dei calciatori più brutti della storia), oppure imparate a leggere il cirillico, scegliete voi.
5. Le donne.- La donna bulgara ha almeno un paio di punti a suo favore: gli zigomi e il culo. Alti. I primi sulla fronte, il secondo all’altezza delle scapole. Questo ci ha portati ad una conlcusione che non penso sia in discussione: il cesso (inteso come donna non troppo avvenente) bulgaro, è di una spanna superiore ad un cesso italiano.
A presto per immagini esplicative.