La prima serata senza lana addosso. Il colpo di tacco di Seedorf. L’odore della primavera. Un locale in cui a poco a poco ci si sente a casa. Un reading più che buono dentro casa con due chitarre in vecchia intimità. L’Amaro del Capo. La lavagnetta per mettersi in fila al biliardino e la patina di gesso sulle dita. Il primo sudore dai pori foraggiato dalla Menabrea. Un caldo sassofono – credo Coltrane – a sputare aria dalle casse. Poi d’improvviso arriva Patti urlando
Because the night. Ed è stato in quell’istante che la superba prosa è diventata soffice e rude poesia.
Cirè, sei andato mica al Fanfulla ieri?
RispondiEliminaPreparati al torneo, appena cambiano il bigliardino parte, me lo ha detto Popi...
Gallit.
io odio la primavera!!!
RispondiEliminamontelli
Sopratutto con il Milan in semifinale di champions...eh Montelli...dai che sto a rosicare pure io!
RispondiEliminaGallit
eheheh
RispondiEliminase poi il bilan ci arriva in primavera ho un motivo in più per odiare la cosidetta "bella stagione"
montelli