- Per la gioia di tutti è iniziata le centoseiesima edizione del Grande Fratello, al solito piena di casi umani che nelle intenzioni dovrebbero rappresentare l’Italia tutta e non solo centri d’igiene mentale chiusi con troppa frettolosità. Do un’occhiate alle schede:
C’è Nando, che partecipa per far morire d’invidia la sua ex che invece, suppongo, nel frattempo, se ne sta sbattendo alla grande. Di cosa o chi non ci è dato saperlo. Però con invidia.
Rosa, la cui ambizione è entrare in magistratura ma son il sogno nel cassetto di diventare attrice di teatro. Brava Rosa, la strada, visti i tempi, mi sembra quella giusta.
Giuliano, che di mestiere fa “l’accompagnatore di signore”. E credo sia giusto fermarsi qui.
Il bell’uomo della stagione dovrebbe essere Davide, direttamente dai Grandi Alberghi di Montesilvano, uno che, stimolato a dovere, non dovrebbe aver problemi ad andare di lingua, come dicono a Parigi, in curriculum vanta la conoscenza di italiano (ma questo lo scopriremo presto), olandese, inglese, francese, spagnolo, tedesco (e questo, forse, non lo scopriremo mai).
Guendalina “non potrebbe mai rinunciare ad andare al parrucchiere”, e dalla foto avrei dei dubbi, se non altro sulle qualità del parrucchiere.
Il violinista, arrangiatore, producer e modello Alessandro, si dichiara appassionato di filosofie orientali e – ma va? – tra i suoi libri preferiti c’è Siddharta. Ma questo avrei potuto dirvelo pure io. Allora non vado avanti.
In attesa delle prime tette, scopate, bestemmie, risse, culi, cazzi, rutti, scorregge, “il mestruo, la pipì e la pupù”, che ogni quotidiano farà a gara per mostrarci. Per solo senso del dovere, intendiamoci.
- La notizia del mese arriva dalla dottoressa Lesley Walzer (voto 7,5 all’idea di ricerca) del Cancer Research UK (a breve documentario BBC): "Sesso orale (10) e tumore (0) alla bocca. Esiste un collegamento." Non so quale sia il rimedio della dottoressa però mi piacerebbe (non per spirito laido, intendiamoci) vederla con il suo uomo. Già m’immagino una situazione del genere:
Lei (mentre lui scompare con la testa fra le sue gambe): “No caro no, te l’ho già detto due ore fa che potrebbe venirti un tumore alla go…alla gola…hai capito?...alla go…la…sì…no…sì…”.
Lei (in situazione opposta, con lui in posizione di inequivocabile invito): “No caro, te l’ho già detto due ore fa, potrebbe venirmi un tum….”
Lui: “Sì, sì…”
Non so voi, ma vista l’incidenza, un tumore me lo rischio volentieri. E credo di poter farmi portavoce di tutte le (perlomeno “mie”) donne. Presenti, passate e future.
- “Dopo l’Addaura Emanuele mi disse: in quell’attentato c’entra la Polizia.”, a parlare, dopo 21 anni di paura, è Gianmarco Piazza, fratello di Emanuele, collaboratore del Sisde, scomparso nel 1990, qualche mese dopo aver contribuito a sventare l’attentato contro Falcone e famiglia, lì a sud della spiaggia di Mondello.
Chissà se si saprà mai chi c’è dietro questa verità che si porta dietro poliziotti morti, probabilmente ammazzati da altri poliziotti.
Allora, ancora una volta, mi tornano alla mente le parole di Giuseppe Ayala, che sintetizzò così il dialogo con Falcone all’indomani del fallito attentato:
“Ci guardammo senza parlare e ci venne in mente la stessa cosa a tutti e due: ma questa, solo mafia è?”
- Piuttosto incomprensibilmente, Ciro Ferrara (7,5, da difensore) è il nuovo ct under 21: “Non sono lippiano”. Apprezzo la presa di posizione ma avrei preferito un outing (si dice così no?) più deciso, che so, del tipo: “Non sono un allenatore”.
- Torna sugli scudi Rocco Buttiglione: “Essere gay è oggettivamente sbagliato”. Chissà se saprà di essere oggettivamente un coglione.
- Alessandra Mussolini s’incazza e ricorda: “Meglio fascista che frocio!”
- Berlusconi para e affonda di fioretto: “Meglio appassionato di belle ragazze che gay.”
- Il Giornale: "Il bunga bunga di Fini" (e relativa vignetta con Berlusconi che corre dietro a Fini, entrambi nudi, con il secondo che urla “no, il bunga bunga no!!”)
- Famiglia Cristiana: "E' malato."
- Libero: "L’elisir di bunga vita. Il premier si sveglia: a Bruxelles risolve i conti, a Napoli i rifiuti."
- Il Manifesto: "Uragano Ruby"
- Mick Jagger: "Goodbye, Ruby Tuesday / Who could hang a name on you? / When you change with every new day / Still I'm gonna miss you..."
- Kaiser Chiefs: "Ruby, Ruby, Ruby, Ruby
Do you, do you, do you, do you
Know what you're doing, doing, to me
Ruby, Ruby, Ruby, Ruby
Due to lack of interest
Tomorrow is canceled
Let the clocks be reset
And the pendulums held"
- Nel frattempo, Cirello, in viaggio con Dylan (min 6:14) e De Andrè (4:40) sulla A24, attende il giorno in cui questo Casanova da basso impero venga violentato sulla via da lui stesso creata. Quella della Povertà (e qui di fianco metteteci quello che vi pare).
- E niente, fermo restando la miseria di tutto ciò, mi son tornate in mente le parole di quella che, per qualche istante, è stata leader dell’opposizione: “Non posso stare con un uomo che frequenta minorenni […]. Figure di vergini che si offrono per rincorrere il successo” (Veronica Lario, 3 maggio 2009).
- Bruno Vespa, al solito sempre sul pezzo, dirige una puntata promozionale con i protagonisti di Benvenuti al Sud (uscito al cinema proprio in questi giorni, il primo di ottobre…). Incredulo e spaesato che si attendeva un plastico della questura di Milano.
- In tutta questa tristezza da difensori del “sono affari suoi”, penso a come sia difficile avere una figlia di una età che boh, decida chi genitore lo è già, e cercare di farle capire che no, le virtù sono altre.
Sempre sperando che non ci risponda citando la classe di Immanuel Casto: “Ma perchè devo imparare il congiuntivo se sono così brava ad aprire il culo?”
- Dopo 84 anni e 40 milioni di auto prodotte è ufficialmente morta la Pontiac, anche lei fagocitata dalla General Motors senza manco un rutto di soddisfazione finale. Al limite una conveniente scorreggia (perché si sa, come si diceva - per evidenti motivi - in camper verso la baviera: “se la loffa è una litigata, la scorreggia è una risata”) in un consiglio d’amministrazione. Niente più eredi, l’albero genealogico si chiude qui. Una cosa contro natura. Come i genitori che sopravvivono ai propri figli. Ma il rombo e quella silhoutte da mangia asfalto li ricorderò anche se di macchine e motori non me n’è mai fregato alcunché. Ma delle cose belle, sì. Allora, in un certo senso, basterà poco, sarà sufficiente riguardare la Pontiac Le Mans del 1971 di Gene Hackman (Il braccio violento della legge - William Friedkin, 1971), la Pontiac Trans Am en Grand Prix del 1979 nell’ultima recita di Steve McQueen (Il cacciatore di taglie – Buzz Kulik, 1980), la Trans Am del 1973 rubata da Jeff Bridges (Una calibro venti per lo specialista – Michael Cimino, 1974), e poi va beh, sì, la Pontiac Firebird TransAm del 1982 guidata da Michael Knight (vero nome, ricordiamolo, Michael Long).
- "Valeria Marini come Anita Ekberg. A Fontana di Trevi rivive la dolce vita" (TgCom). Bene così, continuiamo a mentirci.
- Alessandro, tempo fa, rispondendo a chi gli chiedeva cosa facesse in qualità di ingegnere del suono: “Cerco di abbattere il rumore.”
- Allora passo alla cronaca locale: brindisi e risa di giubilo in camera di Cirello, dove finalmente (ringraziando il Mono per la consulenza e Fiorenzo per la malattia) si potrà ascoltare musica in maniera decente (perché spesso le cose vecchie risultano sistematicamente più belle?), senza fruscii apprezzabili.
Fino a questo momento, mentre suona The Great Gig in the Sky, superati alcuni attimi iniziali di timore dovuti a collegamenti sbagliati sulla cassa di destra, ecco la scaletta:
Da brividi:
- Everything in Its Right Place (da Kid A – Radiohead, 2000)
Per gasarsi:
- Kashmir (da Physical Graffiti – Led Zeppelin, 1975)
Prima del sonno, con i libri e i pensieri:
- Nebraska (tutto l'album - Bruce Springsteen, 1982)
Dalla chiusura del libro, a cullare i pensieri rimasti a cavallo del buio:
- Pat Garrett & Billy the Kid (tutto l'album - Bob Dylan, 1973)
Primi occhi aperti, col latte in caldo e i piatti da lavare:
- Nona sinfonia in Re minore (Ludwig van Beethoven, 1824)
Vediamo come va con un suono più sporco:
- The Complete Recordings (tutto - Robert Johnson, 1936/1937)
Per strillare:
- Thunder Road (da In Concert MTV Plugged – Bruce Springsteen, 1993)
Va beh, vediamo se suona bene sul serio:
- In the court of the crimson king (tutto - King Crimson, 1969)
E sì, in attesa che mi lancino il componente finale, direi che ci siamo.