giovedì 23 novembre 2006

Leggere e sfogliare

Da qualche tempo ho deciso di non comprare più libri fino a che non avrò letto tutti gli esuli che riposano con frequenti mugugni nel ripiano sottostante a quello dei cd. Come saranno stati così a lungo senza vedere la luce dei miei occhi e toccare il sudore dei miei polpastrelli?
Seduto sul letto ho accarezzato tutti i loro dorsi nell'infruttuosa attesa di sentire un sospiro più deciso degli altri. I libri sono così, meglio di noi umani. C'è sempre un enorme rispetto, quasi un pudore fanciullesco. E' difficile che si scannino tra loro.
Allora mi sono fatto coraggio e dalle carezze sono passato agli abbracci. Uno in particolare ha risposto con maggior calore: più piccolo degli altri, bianco, riservato, essenziale come un piatto di spaghetti pomodoro e basilico, morbidamente stretto tra la magnificenza cartonata di James Ellroy (Dalia Nera) e l'epicità di Cormac McCarthy, palesatà sin dal titolo (Oltre il confine).
Apro sfoglio tocco assaporo. Sì, mi farò leggere da lui:

Nell'albergo c'erano novantasette agenti pubblicitari di New York e tenevano le linee interurbane talmente monopolizzate che la ragazza del 507 dovette attendere la sua chiamata da mezzogiorno fin quasi le due e mezzo. Ma non rimase con le mani in mano. Lesse in una rivista femminile un articolo intitolato 'Il sesso: paradiso...o inferno'. Lavò il pettine e la spazzola. Tolse la macchia dalla gonna del tailleur nocciola. Spostò il bottone sulla camicetta di Saks. Strappò due peli da poco spuntati sulla superficie del neo. Quando finalmente la centralinista fece il numero della sua stanza, se ne stava seduta nel vano della finestra e aveva quasi finito di laccarsi le unghie della mano sinistra.
Era il tipo di ragazza che non pianta le cose a metà - qualsiasi cosa - per un campanello. Non cambiò espressione, come se quel telefono fosse abituata a sentirlo suonare ininterrottamente fin dalla pubertà.


(Nove racconti - Jerome David Salinger, 1948)

1 commento:

Anonimo ha detto...

arrivata (trafelata dallo svelto pedalare) sul posto di lavoro, prima di immergermi nella giornata ti ho "bloggato"....mi aspettavo un: venerdi 24 novembre 2006 accompagnato da parole srotolate......ma evidentemente il dolce ronfar ti ha colto prima che i tuoi polpastrelli iniziassero a correre sulla tastiera.....aspetterò....buondi'