Precipitazione solida
E nella roccia
Se vi fosse roccia
E anche acqua
E acqua
Una fonte
Una pozza tra la roccia
Se ci fosse il suono dell'acqua soltanto
Non la cicala
Ed erba secca che canta
Ma suono d'acqua su una roccia
Dove il tordo eremita canta fra i pini
Drip drop drip drop drop drop drop
Ma non c'è acqua
(da La terra desolata - Thomas Stearns Eliot, 1922)
Per un attimo pensavo di essere in campagna: casa bassa, giardino incantevole di giorno e terrificante la notte, buio senza fondo col silenzio rotto dalle fronde in combutta col vento. Era come se delle dita da chitarrista metal picchiettassero con forza e velocità insieme sui miei deltoidi e sulla nuca, bersaglio piuttosto facile da colpire se il tuo obiettivo dorme con la faccia pigiata sul cuscino (forse in ricordo della tecnica antirigurgito mortale dell'età neonatesca). Apro gli occhi e allora mi è tutto più chiaro, Samanta tremava al mio fianco, ma no, non era lei a rendere così reale quell'effetto tambureggiante.
I chicchi di grandine non hanno tutti un’identica forma: la classificazione generale li suddivide in sferoidi, ellissoidi, pomi, coni e forme irregolari. Nel processo di formazione, sul chicco di grandine si accumulano strati che non si compenetrano, dando luogo a una struttura “a cipolla”, comprendente strati di ghiaccio opaco e bianco alternati a strati trasparenti. Ciò è indice del ripetuto passaggio del chicco dalla zona più alta - a bassa temperatura – a quella più bassa – a temperatura maggiore -. Nella parte fredda il contenuto di vapore acqueo è basso, pertanto le gocce sopraffuse gelano velocemente a contatto con i cristalli di ghiaccio e si forma lo strato opaco, reso tale dal contenuto di particelle d’aria in esso intrappolate. Invece lo strato trasparente ha origine dal velo liquido depositato sul chicco nel parte calda della nube che congela lentamente nella successiva risalita.
5 commenti:
Dialogo avvenuto su messenger lunedì 22 gennaio, in tarda mattinata. Io sono x, il mio interlocutore è y.
"y:ciao
x:ciao
x:che si dice?
y:che la mia vita fa
schifo
y:e voglio che tu mi uccida "
ps: so che non c'entra niente col post, ma ho deciso che d'ora in poi scrivo quello che mi pare nel post che mi pare. Ho chiesto al bloggaro e mi ha dato il permesso. grazie ancora al bloggaro.
oltre ad aver capito l'identità di y, volevo rendere noto a tutti che il bloggaro, cioè il sottoscritto, non ha dato il permesso a nessuno per alcunchè. detto cio' vi ricordo che su queste pagine virtuali, per scrivere quello che si vuole dove si vuole non serve alcun tipo di permesso.
cy
chi è y?
lo uccido io come ho fatto col topo.
Chiedere al bloggaro...
ebbene..ero partita bene, in chiave poetica...propenza a cieli cupi, plumbei, gonfi d'acqua,d'energia..pronta a masticare gelo e vento...m'andava bene, fa parte delle stagioni, del gioco della ciclicità...ora invece mi ritrovo a bestemmiare tutti i fulmini e le saette che popolano il cielo!
...non avevo messo in conto infatti l'altissima scivolosità dell'asfalto dopo pioggia e grandine, ingredienti ottimi per le migliori cadute!..quella sottilissima patina di ghiaccio croccante che si crea tra l'asfalto, i binari del tram e la tua ruota!......capito no?! il risultato è palese!..lunga spalmata su gelida strada, dalla mia inseparabile compagna "atala gita"! per fortuna uscite entrambe semi illese..insomma lei se l'è cavata un po meglio, ha riportato solo una passeggera storta al manubrio, mentre io mi ritrovo con lievi (per fortuna), ma fastidiosissime escoriazioni prevaentemente sul lato mancino del corpo.
partendo dal ginocchio, per passare al gomito salire per le mani,queste entrambe,nocche e palmi, fin su la testa, dove appena sopra il sopracciglio sinistro giace un bel bernoccolo che speriamo non diventi color cielo invernale......
.mmmm...va bè..anche questo infondo, fa parte del gioco..
se x=y
allora x-y=0
la cessazione del soggetto y porta ad una fine indiretta anche del soggetto x
se x diverso da y
allora x-y diverso da 0
la cessazione del soggetto y non procura neanche un danno indiretto al soggetto x che potrà, dulcis in fundo, far ciò che crede del blog del fu y
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