INLAND EMPIRE
E' sempre bello andare al cinema e trovare una platea rispettosa, senza risate fuori luogo e commenti superflui (del tipo...che so...il protagonista beve chiaramente una bottiglia di Budweiser e il solerte imbecille dietro di te informa il suo compare: "Eh eh, sta bevendo una Budweiser.")
Sarà stato per merito di Lynch e delle tre ore di puro delirio metatutto, ma ho goduto tantissimo nel vedere ripiombare nel silenzio il chiacchiericcio dell'intervallo.
Come un interruttore, come una spina staccata, come un occhio troppo aperto verso il sole: fruscio della pellicola, buio in sala. E poi tutti zitti. Bocche chiuse. O aperte, senza fiato.
5 commenti:
caro Ciro è molto bello leggere i tuoi post sempre ben scritti e con stile mai banale ma.... a quando un resoconto sulle Svetlane,Olghe,Irine,Balanove,Turbinove etc etc incontrate nella capitale di quella magnifica nazione ex succursale dell'impero sovietico nota come Bulgaria?a presto. un Valdo in attesa
Pure io Cirè, trovandomi ancora sopra il 44° parallelo, mi aspettavo un bel post-tour sulla Bulgaria.
Vorrà dire che mercoledì sera verrò a fare dopocena da voi.
Gallit.
a cì,
questi so affamati de figa, non capiscono la tua sensibilitè. E' primavera e c'hanno l'ormone spettinato, je devi parlà de figa e di grande sport!
con immutanda stima,
quello che vive di fronte al cesso.
Benchè tuttologo di comprovata millanteria, debbo ammettere che del phonatissimo nonno David ho metabolizzato a dovere il solo, immenso, Mulholland drive.
(Picco personale, la scena del
Club Silencio...)
Venendo all'inciviltà degli spettatori, concordo con Tiziano Sclavi che la annovera tra le cause d'estinzione del grande schermo.
O con il miglior Pierino:
- 'A Signò, io so' venuto al cinema pe' divertimme!
- E allora?
- Allora.. o se leva er cappello,
o se leva 'e mutande!
Quindi?
Le zoccole?
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