venerdì 27 giugno 2008

Dimenticare Marco Civoli

In un pomeriggio finalmente libero, stavo gustandomi quella che sarebbe stata la prima eliminazione di lusso da Wimbledon, quella dell’imitatore testa di serie numero 3 Djokovic ad opera di Marat Safin, uno che, se solo avesse pensato meno al triangolo dell’amore, adesso probabilmente godrebbe di qualche milione di euro in più in banca e di una classifica più rispettosa del suo enorme talento.

La pioggia non ancora decide di infastidire il Centre court e compagnia allora si gioca, rigorosamente in bianco, e anche se il serve&volley è ormai puro ricordo (eccezion fatta per il buon Eaton, ragazzone di casa di ben poche speranze), è sempre una bellezza vedere quell’erba non ancora ingiallita dagli spostamenti.
Come ascoltare il binomio indissolubile Tommasi/Clerici.
Tra le chicche assolutistiche del primo (“non si capirà mai che potenza e tocco possono appartenere ad uno stesso polso”) e invidiabili prose del secondo, di cui mi accingo a riportarvi uno stralcio, magnifico peraltro, da La Repubblica del 25 giugno, è sempre un piacere starsene stravaccati sul divano:

“…Si chiamava, la tennista, Naomi, giusto come la più celebre di tutte le Naomi. Ma di cognome, invece che Campbell, faceva Cavaday. E, quanto Naomi era affascinante, la Cavaday era inguardabile.
La mascella rossastra era avvitata direttamente alle spalle. La curva del ventre si appesantiva prima di scivolare nella sottanona e fuoriuscirne tra rivoli di gelatinosa cellulite. Di fronte a lei Venus pareva l’imitazione della sua antenata bianca del Botticelli, uscita da una regale conchiglia.
Ad aggravare il confronto tra le due, Venus, ancora più top-model di sempre, mostrava velate da elegantissime bretelline due favolose zinnette fin qui riservate ad un ristretto gruppo di ammiratori.”

5 commenti:

joecanasta ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
joecanasta ha detto...

semplicemente ingiocabili....

joecanasta ha detto...

Campobasso, 13:22
DI PIETRO: PROGETTO P2 CON PREMIER MANDANTE O ESECUTORE

Prima ha dato del 'magnaccia' a Silvio Berlusconi e poi Antonio Di Pietro prende di mira l'esecutivo accusandolo di portare avanti un progetto "piduista, che si rifa' a quanto ipotizzato dall'organizzazione di Licio Gelli". Nel suo Molise, il leader dell'Italia dei Valori e' scatenato contro l'esecutivo e contro il Cavaliere. Ribadisce l'impegno per il referendum per chiedere ai cittadini di esprimersi sulle leggi 'ad personam' varate in questo primo scorcio di legislatura, e poi attacca a testa bassa: "Il programma e' quello di Previti e di Licio Gelli. Per la giustizia e' previsto il doppio binario che prevede un'azione ordinaria contro i cittadini normali e l'impunita' per la Casta, poi la denigrazione dei magistrati onesti. E il programma non finisce qua, perche' c'e' anche il ridimensionamento degli organi di controllo dello Stato, a partire dalla Corte Costituzionale, dal Csm e per finire al Parlamento". Tutto questo porta Di Pietro a sostenere che per l'Italia si prepara "una deriva totalitaria", con la quale i cittadini saranno "sempre piu' sudditi". "C'e' un proposito piduista - accusa ancora l'ex pm di Milano - perche' tale e' l'azione di questo governo. E viene da chiedersi se Berlusconi sia quello che esegue gli ordini o sia il mandante".

Anonimo ha detto...

emergenza caldo

bar Arco, via vittorio veneto, bologna
ore 8.37

protagonisti: montelli, barista, amica bionda scema del barista, sfilza di umarell ai video poker, avventore.

mentre montelli legge amabilmente le cazzate riportate dal corriere dello sport la bioda scema amica del barista intrattiene auliche digressioni con il barista in merito al video che MTV stava passando(Gwen Stefani, Cool)

A.B.S: "ma lei lì è la moglie di Kurt Cobain?"
B: "non so, a me sembra Kelly Minogue.."
montelli:"......"
avventore:"mario(barista) abbassa l'aria condizionata, sei matto, è un freddo bestia!"
B:"e prima è troppo caldo, poi troppo freddo.."
ABS:"è vero mario, c'è troppo dislivello, poi tutti i vecchietti che ci sono potrebbero rischiare l'infarto..."

umarell all'unisono:" mo va a cagher và, cinna, l'infarto lo rischi poi te se...mo pensa te sta cinna, son le 9 del mattino ed hai fatto già il pieno di boiate, valà...scoltà, fa ben una cosa, va mò a portar iazza a qualche altro vecchietto valà, che qua, a noi si drizza ancora, scema."

due minuti di applausi scroscianti, standing ovation, richiesta di bis.

il tutto mentre leggevo che cobolli dice che il parere dei tifosi pesa...se se, na frega pesa...



montelli

Anonimo ha detto...

Montelli umarell.

Sor umarell