Basterebbe poco
E' che ci stavo (ri)pensando proprio pochi giorni fa, poi, visto che quando la serendipità bussa alla porta mi faccio da parte volentieri, eccomi di nuovo a far parlare altri in mia vece. Che la pigrizia non mi sia di vergogna. E chissà che un giorno non si torni a sostiture i silenzi con i "grazie", bofonchi con i "per piacere", i vaffanculo con i "mi scusi" e gli sguardi torvi con i sorrisi.
Della gentilezza
Oggi vorrei scrivere qualcosa di veramente impopolare, per cui parlerò della gentilezza. Della sua prematura e così poco rimpianta scomparsa.
La defunta non richiedeva sacrifici particolari e nemmeno eroismi. Solo un po’ di educazione e, prima ancora, di umanità. Era una forma mentale. Talvolta ipocrita, e però utile ad ammorbidire le asprezze della vita quotidiana. Grazie, prego, passi pure, mi scusi, ma si figuri, non me n’ero accorto, ha bisogno?, c’era prima il signore, non si preoccupi, disturbo? Ciascuna di queste espressioni, e dei gesti che spesso le accompagnavano, era una pennellata di grasso sugli ingranaggi esistenziali. Un balsamo che non migliorava le cose, ma consentiva di affrontarle per quel che erano, senza dovervi aggiungere lo sconforto che sempre ci assale quando abbiamo la sensazione di andare contromano.
Forme sporadiche di gentilezza sopravvivono nei rapporti sentimentali, almeno nella prima fase. Per quanto, anche lì. Tracce residue si ravvisano in piccole comunità non ancora divorate dall’individualismo dei diffidenti e dei disperati. Non si hanno notizie sicure di altri avvistamenti. A dire il vero, qualcuno che provi a essere gentile ogni tanto lo si incontra ancora. Ma passa subito per retorico, approfittatore o ruffiano. L’idea che nelle relazioni umane sia ancora possibile mettersi nei panni degli altri è considerata bizzarra. Ma non me ne vengono in mente di migliori per uscire da una crisi che ha spolpato i portafogli solo perché da tempo aveva già corroso i cuori.
Massimo Gramellini, 27 febbraio 2009
5 commenti:
ottimo, davvero.
fredo
Cirè, gentilezza un beneamato cazzo! il lunedi ci occorre un polverizzatore Thompson!
montelli
"Tanto gentil e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare."
Sor che continua a non capire l'universo femminile, la sua spiccata sensibilità...
giorni un po' troppo indaffarati per il tempo necessario ad un polverizzatore...
montè, ma mica tieni una rolls rois co le borchie di pitone?
cy
mi hai avvistato su una rols?
montelli, in collegamento dalla yaris
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