lunedì 26 ottobre 2009

40

L'amore è uno smisurato ossario
di decadenza,
Il latte versato degli eroi,
Distruzione di fazzoletti di seta
causata da tempeste di polvere,
Carezza d'eroi legati ai pali con una benda sugli occhi;
Vittime di delitti ammessi a questa vita,
Scheletri che barattano dita e giunture,
La carne tremolante degli elefanti della gentilezza
dilaniata da avvoltoi,
Concetti di delicate rotule,
Paura di ratti strillanti di batteri,
Fredda Speranza del Golgota per la Speranza d'Oro,
Umide foglie d'autunno contro
il legno delle navi,
La delicata immagine di colla del cavalluccio marino,
Non più sentimentali "Ti amo",
Morte per lunga esposizione alla degradazione,
Esseri misteriosi spaventosi affascinanti
che nascondono il loro sesso,
Pezzi della materia di Buddha congelati
e microscopicamente affettati
In Obitori del Nord,
Mele peni che vanno in malora,
Le gole tagliate più numerose della sabbia -
Come baciare il mio micino sulla pancia
La morbidezza della nostra ricompensa


(230a strofa, in Mexico City Blues - Jack Kerouac, 1959)

E sì che me l'ero anche segnato in agenda (dovete sapere che ho un'agenda, serve per far finta di avere impegni): "40° anniversario morte ti-jean", perché volevo omaggiarlo a dovere in questo mondo dove le cosiddette "cifre tonde" hanno più importanza di altre. Chissà perché poi.

Allora lo faccio adesso, citando una ricostruzione in cui ci si possono trovare un sacco di cose.
E perché, come scrivevo ieri (ma non andate a cercare in queste pagine, ero da tutt'altra parte), con certe persone, pochissime in realtà, non ci sono scadenze:

The night of Sunday October 19, he couldn't sleep and lay out-side on his coat to watch the stars. The next morning after eating some tuna, he sat down in front the TV, notebook in hand, to plan a new novel; it was to be titled after his father's old shop: "The Spotlight Print."
Just getting out of bed Stella heard groans in the bathroom and found him on his knees, vomiting blood.
He told her he didn't want to go to the hospital, but he cooperated when the ambulance attendants arrived. As they were leaving , he said, "Stella, I hurt", which shocked her because it was the first time she had ever heard him complain. Then he shocked her even more by saying, for the second time since they had married, "Stella, I love you."

Less than a day later, on the morning of October 21, after twenty-six blood transfusions, Jean Louis Kerouac died in St. Anthony's Hospital of hemorrhaging esophageal varices, the classic drunkard's death.
On Dizzy Gillespie's birthday.


(da Memory Babe - a critical biography of Jack Kerouac - Gerald Nicosia, 1983)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non credo sarò mai saggio, o saggio abbastanza, da non pensare che la morte è una fregatura. Ma spero avesse ragione uno di quei bambini che all'angolo della strada parlavano della fine del mondo, quando disse che "c'è una beatitudine in cui credere, ed è che tutto dimora in un'estasi eterna, ora e per sempre." Farewell, Jack.

Sor