“Il suo pensiero non conta nulla. Gli italiani sanno che è una supermiliardaria e non è che la gente si lasci irretire da questi satrapi ricchi e viziati."
(Il genio di Carlo Giovanardi, parlando di Madonna, la cantante, intendo.)
Non che avessi avuto mai avuto dubbi. Dal ' 94 fino ad oggi, dico.
Però, per onestà - e beninteso, per assurdo - ogni tanto mi chiedevo se in fondo non stessi sbagliando io, con tutto questo accanimento verso un ricco maleducato.
Ovvio che poi, dopo un breve e rapidissimo sunto di questi anni, tutte le mie idee tornassero al loro posto, anche perché ogni giorno che passava veniva aggiunta una chicca (che so, costruire casinò e campi da golf a Lampedusa) alle consuete smentite e bugie da seconda elementare (la nipote di Mubarak, la famiglia Tarantini in difficoltà), alla serie infinita di figure di merda internazionali (il kapò, le corna durante la foto ufficiale, "mr obaaaaaamaaaaaaaa!", il cucù, "le doti da latin-lover", il baciamano al Colonnello e via dicendo, ben riassunte, anche se non tutte, qui) e soprattutto, alla nullafacenza politica, eccezion fatta per le innumerevoli leggi e leggine che, non me ne vogliano i relatori (Cirami, Maccanico, Gasparri, Cirielli, Pecorella, Alfano) potrebbero tranquillamente prendere il nome del beneficiario (o "dell'utilizzatore finale", se preferite) con accanto un numero cardinale crescente, a partire dal 2, visto che la numero uno (e qui viene da rimpiangere Paperon de Paperoni), è datata 20 ottobre 1984. Anche se forse nessuno si aspettava che dall'A-Team, Drive-in e Magnum P.I. si sarebbe arrivati alla miseria di cui siamo testimoni.
Insomma, nonostante tutto questo, vi dirò che alla fine, sarà per umana pietà di cui non mi vergogno, mi dispiace quasi vedere l'ultima, ennesima imbarazzante conferenza stampa a Cannes, piena di ribaditi concetti da adolescente (i ristoranti pieni) e bugie da Pierino (non leggo i giornali) e soprattutto di mancanza di fiducia verso se stesso, quella che i venditori come lui (che "volevano fare l'Italia come il Milan") in primis dovrebbero avere. E invece no, non più.
Adesso la spavalderia lascia spazio alla faccia stanca e agli occhi che guardano il tavolo, alla penna in mano che non ispira più cerchi e sottolineature del nulla, ai movimenti nervosi delle mani (sudate, ci scommetto) di chi non ha studiato, di chi non ha mai studiato, o meglio, ha letto l'introduzione, la quarta di copertina e le ripete da vent'anni. Al massimo cambiando l'ordine dei fattori. La proprietà commutativa.
E dev'essere davvero brutto ritrovarsi con la faccia di culo ormai definitivamente coperta da capelli finti e cerone di fronte ad una platea che ti pone domande. Senza che tu possa permetterti di (non) rispondere mimando un mitra che spara.
Pietà dicevo, come si fa a non provarla per un uomo abbandonato persino da Gabriella Carlucci?