"La ricerca di un ambiente più ospitale, di un cibo più buono, di un posto tranquillo per gli amori, spinge molte specie viventi a migrare. La specie umana non fa eccezione."
Succede che due uomini di nazionalità tunisina, clandestini, vengano imbarcati su di un volo di linea Roma - Tunisi con fascette di plastica ad ammanettargli i polsi e un nastro da pacchi passato intorno alla testa per tappargli la bocca.
Succede, anche, che uno e un solo passeggero (come la retta che passa per due punti nello spazio) noti tutto, domandi il perché e di fronte al ricorso della "normale procedura" come risposta, decida di "rubare" una foto e denunciare.
Succede, poi, che i giornali amplifichino giustamente il fatto lasciando modo ai lettori di dire la loro, in questo bel bar dove la garanzia dell'anonimato aiuta a tirar fuori i più biechi istinti animaleschi.
Dovrebbe succedere, almeno nel bar che ho in mente io, che i lettori - quantomeno - s'indignino.
Succede, invece, che la maggior parte dei commenti siano pieni di odio, disprezzo e soddisfazione per le procedure adottate.
Succede, inoltre, che qui nel mio bar, non debba essere specificato che la peraltro sconosciuta fedina penale dei due non c'entri alcunché con quanto descritto sopra.
Succede, infine, che mai avrei pensato di chiudere (a aprire) questo post con la pubblicità dell'ente turismo dell'Alto Adige.