mercoledì 30 maggio 2012

I'm only bleeding

Tema dibattuto da anni, mi rendo conto, con saggi a rincorrere altri saggi meno saggi o forse di più (for the wise men, and the fools!) all'incirca da quel 10 giugno 1981, quando Alfredo Rampi ebbe la sfiga di cadere in un pozzo artesiano per poi morire lì dentro, 60 metri più sotto.
Così, adesso e in tutte le occasioni simili, non riesco a non pensare che l'inviato sul campo, contrito e scosso e col capello a posto e il foulard svolazzante come il fumo nel vento, si colleghi tenendo l'edificio più pericolante sullo sfondo, nella speranza che possa finalmente cadere. Rombando prima di racchiudersi nella polvere. Magari nell'edizione delle 20.
E dietro il microfono i sorrisi e le pose di chi, sguardo in camera, spinge la bicicletta come i vecchi a controllar cantieri, ignorando di aver avuto solo più culo, ma con l'idea d'intendere, bene, che il dolore degli altri è dolore a metà.  

1 commento:

Anonimo ha detto...

La citazione è senz'altro minore, ma davanti al Faber va da sé...

http://www.youtube.com/watch?v=iTJegF-m7tw

Sor nostalgico del Papa Buono