giovedì 9 maggio 2013

Con la vanga d'oro

"E' morto Giulio Andreotti. Finalmente disponibili i coperchi."
(da Spinoza.it)

Non male l'idea del CONI, quella del minuto di silenzio per Andreotti, dico.
Cioè, non si sono toccate vette di sbigottimento come la concessione dei funerali di stato a Mike Bongiorno, però c'è da dire che, insomma, nonostante il buio degli ultimi anni, si può dire che Giulio (lui sì) come minimo "se l'andava cercando".

C'ho pensato un po' e alla fine credo che l'abbiano fatto consapevolmente, proprio per fargli prendere una bordata di fischi e qualche vaffanculo. Dai su, ho capito che "il potere logora chi non ce l'ha" (ma inevitabilmente corrompe chi lo possiede), però non penso proprio si aspettassero che gli spettatori dedicassero un silenzio composto ad un colpevole di associazione a delinquere (di stampo mafioso, se fosse esistito il reato). Ma neanche una standing ovation tipo su Born to Run o un fiume di accendini accesi (o dovrei dire telefoni?) sulle note di Albachiara.

Forse se ne starà stato zitto Bruno Vespa, che l'aveva inspiegabilmente dichiarato innocente su Rai Uno. O probabilmente neanche lui. In fondo, da buona vela qual è, sarà in attesa di capire da dove soffi il vento.

Infine, mi chiedo se stiamo scavando oppure no e mi rispondo che almeno, al tempo, in tribunale ci si andava e ci si faceva processare, mica come adesso, dove l'imputato manda le sue pecore a manifestare come studentelli durante le occupazioni fatte di canne e limonate (e non intendo le spremute). Anzi, all'epoca arrivava la Digos e ci si poteva pure divertire. Lì manco più quella. E sprofondiamo di tristezza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

oppure si può fare così, ottimi i tifosi del toro.

http://www.lastampa.it/2013/05/10/sport/calcio/qui-toro/falcone-e-borsellino-curve-anti-andreotti-cRgrbK2rNMLD3SkKAVgLXN/pagina.html