Davvero non so
Ci sono le volte in cui dubbi assaltano
in massa, minano certezze e riscoprono rancori. E spesso accade in
estate, quando ti domandi perché diavolo i romani non abbiano fatto
Roma non dico a Ostia ma quantomeno ad Ostia Antica. E che sarebbe
stato comunque bello andarci nelle scampagnate del fine settimana, da
ovest verso est però, non viceversa.
Le volte in cui continui a chiederti
perché il rosmarino non riesca mai a crescere in un vaso, ma che se ne
stia lì, tirando avanti fino al prossimo arrosto, a sopravvivere
come gli animali in gabbia ignoranti del suicidio.
Ci mancava pure l'errore di
piantare un piccolo di basilico nello stesso vaso della salvia, nota
(mi disse in seguito l'anche agronomo Mr Gallit) divoratrice di
energie altrui. Così, mi ritrovo il giovane compagno del pomodoro
fresco con le foglioline sempre più piccole, di un verde deperito ma
buone lo stesso, in preda ad una sorta di sortilegio alla Dorian
Gray, col basilico nel ruolo del dipinto.
E poi una marea di voglie che solo un
bagno dove dico io - e con le persone giuste – potrebbe placare.
Con i piedi a disegnar galassie sulla sabbia, gli sguardi persi verso
orizzonti laidi e le mani pure. Con la sempiterna menzogna che con
l'età, al netto di tutte le perdite, si guadagni comunque in
fascino.
Allora sono qui, a petto nudo col
silenzio post prandiale del sole che filtra dalla tapparella nel quartiere dei condottieri, a
pensare al Capitano Benjamin L. Willard nel risveglio di Saigon.
E come lui mi alzo, guardo fuori ma invece di finire lo scolo di
whiskey avanzato dalla sera prima, metto un pezzo. Forse, magari, Mick e soci sapranno dirmi cosa fare.
2 commenti:
I romani (mischione di Latini e altri popoli e tribù di buzzurri che vagavano tra i Castelli e la Tuscia), erano dei burini pecorai. Avevano paura del mare e di quello che viene dal mare. C'hanno messo quattro secoli e colonizzato altri italici popoli molto più marinaretti, prima di decidersi ad andare per mare, ma sempre di malavoglia, in ogni caso. Indi per cui hanno continuato a costruire lungo un fiume puzzolente e pure un poco stronzo come il Tevere, e per pigrizia c'hanno fatto pure un porto,sul fiume, dentro l'urbe, quello di Ripetta, dove facevano arrivare le barche con le merci. Così nn dovevano andare al mare, loro. E noi, 2000 anni dopo,che dobbiamo prendere almeno 2 mezzi e pregare cristo e la madonna per andarci, lo prendiamo in culo. Tutte l'estati. Ah,ma se Roma avesse il mare e 15 linee di metro sai che città sarebbe....invece a luglio e agosto preferisco Marinella di Sarzana, orgogliosamente bandiera nera.
Gallit.
parole sante caro agronomo!!!!!
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