martedì 21 novembre 2006

Spaghetti "alla checca"

1) Staccate un congruo numero di foglie di basilico, sciaquatele sotto acqua corrente e lasciatele asciugare su di un panno pulito.
2) Tagliate a cubetti un paio di pomodori freschi.
3) Sbucciate con cura due spicchi d'aglio.
4) Prendete una padella, d'alluminio se possibile, e versateci dentro tutti gli ingredienti preparati (basilico, pomodoro a pezzetti, aglio).
5) Bagnate il tutto con abbondante olio extra vergine di oliva.
6) Salate e pepate quanto basta, e se gradite, aggiungete un pizzico di peperoncino fresco.
7) Mischiate con cura la fantasia di colori ottenuta e lasciate riposare qualche minuto.
8) Scolate la pasta al dente (cotta in acqua bollente salata naturalmente) e versatela nella padella.
9) Munitevi di forchetta e cucchiaio da portata e iniziate a girare fino a che la pasta non vi sembri ben amalgamata con il condimento.
10) Impiattate e strafogatevi.

NOTE
1) Congruo vuol dire (dal Devoto-Oli): "Proporzionato, rispondente a determinate esigenze, opportuno". In altri termini: come se piovesse.
2) Da preferire quelli di tipologia "Eugenia", che grazie alla loro polpa farinosa e succosa si legano molto bene con l'olio.
3) Potete anche sminuzzarne uno e lasciare intero l'altro, dipende dal vostro amore per l'aglio stesso.
Mi permetto d'influenzare la vostra scelta dicendovi che l'aglio era cibo e medicamento per Babilonesi, Egizi, Ebrei, Arabi. Presso gli antichi Egizi era considerato sacro e gli schiavi che costruivano le Piramidi ne ricevevano uno spicchio al giorno.
Maometto ne raccomandava il consumo e Ippocrate lo prescriveva per la profilassi delle malattie infettive e nella cura della lebbra e delle malattie intestinali. Dioscoride e Plinio lo raccomandavano come diuretico, tonico, efficace per il mal di denti, l'asma le emorroidi e per l'apparato respiratorio e la tubercolosi polmonare. I Romani ne facevano grande uso e lo consideravano un simbolo delle virtù militari per le sue proprietà igieniche e fortificanti. Durante il Medioevo fu usato anche contro la sordità, la febbre e il male ai reni e la sua azione antisettica si rivelò efficace per un gran numero di mali, tra cui la peste e il colera. Secondo la tradizione, durante la grande epidemia di peste nell'Europa del XIV secolo, solo i consumatori abituali di aglio sfuggirono al contagio.
4) Quelle in Teflon lasciamole a chi non sa che il politetrafluoroetilene (PTFE) - il Teflon per l'appunto - è stato dichiarato nocivo per la salute, per la precisione cancerogeno, dall'Agenzia per la protezione ambientale statunitense (Epa) che ha chiesto ai produttori di acido perfluoroctanoico (Pfoa) - sostanza utilizzata nella fabbricazione di utensili da cucina antiaderenti e di prodotti come il Teflon - di ridurne del 95% entro il 2010 emissioni e livelli, e di procedere alla loro eliminazione entro il 2015.
5) Se ce l'avete fatto in casa è un altro passo.
6) Il "se gradite" sta per: abbondate.
7) La delicatezza è importante, fate capire chi comanda ma senza rompere le foglie di basilico!
8) Per questo tipo di ricetta va utilizzata una e una sola tipologia di pasta: lo Spaghetto n°12 De Cecco.
9) La girata dev'essere affettuata, cucchiaio e forchetta alla mano, con un movimento semi circolare, per far sì che anche le foglie di basilico nel frattempo attaccatesi con maggior pervicacia ai lati della padella, possano tornare a far parte del tutto.
10) Quest'ultima fase è facoltativa. Io personalmente mi strafogo attaccando direttamente la padella.

Oggi ho mangiato seduto a capotavola, con le spalle massaggiate dal curioso ingresso del sole. Inutile dirvi che ho goduto come una bestia.

QUESTO POST NON SAREBBE STATO POSSIBILE SENZA IL CONTRIBUTO CREATORE DI ANGELOEORIETTA, MEGLIO CONOSCIUTI COME IL CAPO E LA CAPA. NON MI LEGGERETE MAI, LO SO. MA VI VOGLIO BENE COMUNQUE.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

via cirè che sei scatenato!!!!!

per controbbbattere,e sopratutto in clima revival,oggi mi sono sparato una tagliatella al limone alla sisto maniera...ovviamente la tagliatella è stata fornita dal sior Tamburini...che la sa lunga...

e visto che mi ci trovo ti rimollo pure la ricetta.

prendete il vostro mezzo e recatevi comodamente a Bologna,zona quadrilatero,dal sior Tamburini,dove trovete oltre ai suoi deliziosi tortellini da 65 euro al kg e varie leccornie la fatidica tagliatella.
ve ne sparate 300grammi..che non fa mai male,poi,sempre in zona quadrilatero prendete limoni,burro,e da Nicola della pancetta non arrotolata tagliata sottile.
tornate a casa dopo essere stati spennati a dovere.

grattate la buccia di due limoni mentre e mettete in un pentilino a bagnomaria una bella noce di burro.
Una volta che il burro è bello che sciolto aggiungete il trito di buccia di limone e fate amalgamare per benino.
in unaltra padella fate rosolare a puntino la pancetta tegliata a "listarelle"....buttate le tagliatelle,scolate e mischiate tutto!!!!!

con la pioggia alle spalle consumate questo primo piatto e poi preparatevi per un bel cacatone!!

saaaaalutttto

Sor Vichi ha detto...

....Eppoi si lagna del fagotto emorroidale!!!
Suggerirei cerimonia battesimale di rito Apache:
d'ora in poi sarai Chiappeurlanti (la cerimonia prevedrà uso medicamentoso del panetto di burro avanzato dalla preparazione del manicaretto di cui sopra à la "Ultimo tango a Parigi" maniera:
atarassia garantita!)

Anonimo ha detto...

mamma mia il sor vichi!!! se nel blog arrivano anche gli scrittori...allora siamo prorpio lanciati verso le intercapedini galattiche.

Sor Vichi ha detto...

Ao' Anonimo Veneziano!!! Ma ki ssei? Sandro Giacobbe? Giù la maschera,fellone! Ed okkio alle intercapedini... Taraff!!

Anonimo ha detto...

sorry per l'anonimato sor vichi,
ti benedico dall'alto.
sono il gestore di 'sta baracca...
arrivate in molti, ho l'angolo cottura!!
cirello