Chiedo Jerry e mi danno Johnny
Mi trovavo col culo sul divano con la tipica frustrazione che segue alla visione di una qualsiasi puntata di Report. Scorrendo la galassia di semi-inutili canali che Murdoch (“sono io che vengo a prenderti”, Rambo 2 – La vendetta - Ted Kotcheff, 1982) ci offre a modiche cifre, decido di soffermarmi sui 5 minuti finali dell’ultima fatica di Jerry Calà (dopo il colossal Chicken Park (1994) con il leggendario "rap del pollo" a firma Umberto Smaila), il capolavoro che tutti c'aspettavamo: Vita Smeralda.
Assistere ai 5 minuti di chiusura, vuol dire (subito dopo essersi chiesti come da desolante copione chi diavolo abbia avuto l’ardire di produrre il film) trovarsi di fronte alla conclusione della vacanza di una serie di personaggi insulsi nel luogo che dà il titolo alla pellicola, con l’inevitabile risultato di avere a che fare con palate di tristezza infinita, del tipo:
Prima scena.
Lory Del Santo chiacchiera con un’amica in spiaggia sfoderando battute riciclate dai gloriosi tempi di Drive In:
- Amica: “Lo sai, gli uomini sono così, specialmente in estate, vanno e vengono.”
- Lory D.S.: “Beh, con me è il contrario, prima vengono e poi vanno.”
Seconda scena.
Un tipo (subito battezzato dal divano di casa: il Viggo Mortensen dei poveri) passeggia sulla spiaggia con camicia bianca sbottonata sul petto e giacchetta d'ordinanza sulle spalle in direzione di una simpatica adolescente dalle tettine avare (subito battezzata dal divano di casa: la Jessica Alba dei poveri), si evince che la storia tra i due si era interrotta per le infedeltà del Viggo de noartri che, inevitabilmente, visto che siamo alla fine del film, tenta di ricucire il rapporto.
La cosa assurda non è che - ovviamente - ci riesca, ma che lo faccia esordendo così:
- “No, non spaventarti, non sono un fantasma.”
Terza scena.
In un ristorante sulla spiaggia i nostri eroi mangiano disquisendo sulle vocali utilizzate durante i loro amplessi (“aaah”, “uuuuuh”, “oooh sìììì oooh” e via deliziando) prima dell'arrivo del tipico senegalese che gestisce un ristorante in Sardegna, lesto a sciorinare frasi da Bacio Perugina con la tavolata che finalmente capisce il vero senso della vita.
Ultima scena.
Il regista con la vera moglie e il vero figlio sono seduti su di un lettino all’ombra dell’ombrellone (che poi sarebbe come dire alla luce dell’uccellone) mentre la colonna sonora “tormentone” (indovinate come si chiama e chi la canta?) guadagna volume puntando l’orizzonte.
La cosa più terribile di tutte però, l’ho scoperta osservando le prime righe dei titoli di coda, alla voce “Altri Interpreti”:
il figlio di Jerry Calà si chiama Johnny Calà.
17 commenti:
Caro Cirello, avrei 3 quesiti (da estendere all'intero collettivo divanari domestici):
1) Tra Johnny Calà e Brando De Sica, palma del trash?
('Na bella lotta..)
2) Di chi la paternità della perversa genialità di "tettine avare"?
(Degno d'un Gianni Clerici in stato di grazia..)
Infine,
3) Ma tra gli afrori della primavera capitolina - e relativo risveglio di appetiti pressochè bestiali - che cacchio ci fate lobotomizzati davanti a vecchie gallinacce come la Lory?
In fede, un affezionato lettore
P.S.
- Ma..ci sta ascoltando?
- Il suo nome è Kobau.
cirè vita smeralda è nulla rispetto a capolavoro di jerry, "il popolo della notte" dove svetta un eterno Walter Nudo, reduce dai salotti della moglie della De Filippi, il buon Costanzo.
l'uomo più bello del mondo interpreta i panni di una spacciatore, costantemente presente nella discoteca, dove jerry mette i dischi. capello lungo, boccoli fino al culo, accento da italammmericano consumato...vogliamo ricordarlo cosi.
montelli
cazzo montè, ma perchè non controlli le tue fonti? lo sai che il cervelletto che ti ritrovi è ormai bruciato...
il film a cui ti riferisci è I ragazzi della notte (1995):
Siparietti provinciali sullo sfondo della "febbre del sabato sera" che, ogni settimana, coglie l'Italia delle discoteche. Calà, nei panni di se stesso gira con una troupe televisiva per indagare sul "fenomeno".
Affollato di volti e corpi televisivi e corredato da un glossario che archivia le espressioni giovanili più insulse ("Sei l'entità femminile più ravanabile", "Se vuoi, mi levo dal tuo perimetro", "La squinzia ha imposto il preserva").
(da, Il Mereghetti - Dizionario dei Film)
Vorrei spezzare una lancia a favore del nostro (Calà), ricordando la sua apparizione in Bomber con Bud Spencer. Certo, forse non è il film più bello con Bud, forse lui non ha un grande ruolo, forse gli appioppano sempre (e lui ci sta alla grande) la parte del cretino...ma cazzo, almeno ci ha provato :-)
fredo
Freo, vorrei citare (io odio Jerry Calà), una sua grande interpretazione in un film di Marco Ferreri,"Diario di un vizio" (1993) con la ferilli. Ebbene, qui Calà è molto bravo, giuro, mi costa dirlo ma dimostra che sa recitare. Quindi aggravante nel suo caso, visto che si adegua a ruoli da celebroleso per campare. Anzi faccio il cameriere tutta la vita, o il "ragazzo del pony express".
Gallit.
"Ma questa non è Las Vegas, è Las Figas!"
cirè io sono una persona impegnata...i cinefili siete voi..o i cinofili???
montelli
"Calà? Il migliore attore comico italiano!" (Marco Perrucci, alias Perrito o Perrini)
Signori divanari, io attendo ancora risposte alla mia fame di sapere...
(Ma come donde vamos?
Vamos a beccar! Godimiento! Understand?)
Sor
un divanaro risponde:
1) considerando anche l'origine del nome Brando("Stellaaaa! Stellaaaa!") il premio trash è da assegnare sicuramente a Johnny, non foss'altro per l'incredibile forza che assume se associato a Jerry. tra qualche anno gireranno il mondo con il loro J&J Show (ascoltate un cretino...)
2) le "tettine avare" hanno fatto la loro comparsa su questo blog nel post del 29 gennaio 2007, quando il titolare della festicciola, decise (ricordavi bene) di omaggiare la prosa del vecchio scriba, compagno di telecronaca del buon Tommasi.
3) dopo nove ore e un quarto di lavoro di cui 8 e 45 in piedi, il divano era l'unica cosa che agognavo. poi, ripeto, era appena finito report e si era nello zapping più sfrenato. tu cosa avresti fatto, non gliel'avresti data una chance al vecchio jerry (montelli e valdo, ma voi al Mondo, gliel'avreste data?)?
cy
Allora avevo visto bene: c'era lo zampino dell'inimitabile Clerici..
La citazione di Un tram.. Sei un malato! (Però mi ha fatto ripensà a Flanders e Marge Simpson..)
Una chance a Jerry Calà (che ti riporta sul ring..), dici?
Espulso da Lobello sarebbe un onore, ma da Lostronzo è proprio il minimo...
Sor
w l'abbrutimento da divano.si capisce che la chance gliel'avrei data al buon vecchio jerry.non parliamo poi del mondo.
Sì vabbeh, bravi tutti.
Ma chi di voi non ha sognato di farsi una casa come in Vado a vivere da solo (1982) ?
Trabazz
"...E poi si resta soliii!!!"
Sor (da postazione di fortuna; +
mi sono beccato un bel virussone al pc: Certi vizietti si pagano..)
e caro vecchio sor la devozione ad onan si paga in qualche modo!!!te lo dice un suo fedele seguace. Valdo
Ma è un prezzo che pago di buon grado! (Tralaltro, Montelli/Gates sta prendendo in pugno la situazione..Mò so' cazzi mia!)
Ah, mie care Eve, Avy, Velicity, Brandi...
Voi sì che siete state muse sempre brave e fedeli...
Altro che quelle quattro bagasce che infestano i miei privatissimi "congressi carnali" sin dalle stagioni degli aoristi fortissimi.
Resta inarrivabile il termine tecnico di cherliana memoria: puttanazze.
Sor
Posta un commento