giovedì 14 giugno 2007

"Benvenuto nel mondo della tecnologia"

A volte basta un piccolo gesto per entrare nella storia. In altri casi non serve neanche quello, bisogna solo indovinare l’espressione giusta. E qui, in tre righe, ce ne sono addirittura due:

"Potevamo stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci…Ok, basta così. Ma noi siamo scienza, non fantascienza; del resto il Pal Color l’abbiamo inventato noi.
Noi siamo Telefunken, la nostra filosofia è…una Qualità. Costante. Nel Tempo."


Assolutamente leggendaria.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

po po po po po po pooooooooooooo
po po po po po pooooooooooooo
po po po po po poooooooooo
po po po po po pooooooooo


chiude il butterflyyyyyyyyyy
chiude il butterfluyyyyyyyyyy

chiude il butterflyyyyyyyyyy
chiude il butterflyyyyyyyyyy

montelli

Anonimo ha detto...

montè, la devi smettere.

Anonimo ha detto...

Io ODIO la Telefunken.

Mia zia Norma nel 1976 donò ai miei genitori per il loro matrimonio, un modello di telefunken TTV36L/23Pollici, fine anni 60', trovato a Grenook, Scozia, in un magazzino di un amico italiano,che svendeva questi pezzi già all'epoca d'antiquariato (il colore avanzava prepotentemente sulla fascia).
Mia zia Norma è una rabbina che fa del luogo comune sui liguri la sua ragione di vita, e per di più è andata a vivere in Scozia (ndr. leggere sul luogo comune degli scozzesi spilorci).
Televisore impeccabile, mai un problema, a tal punto che la Tv a colori arrivò a casa mia nel 1994, quando, un mese prima dei mondiali di calcio, si ruppe misteriosamente. Mio padre parlò di sabotaggio e ancora oggi cerca il colpevole. Dopo esser stato iscritto per più anni nel registro degli indagati la mia posizione è stata archiviata, e ad oggi mi rimane di quel periodo solo il ricordo del gol di Roberto Baggio alle furie rosse, finalmente rosse.

Gallit.

Anonimo ha detto...

anche in casa mia lo storico cambio di televisore del salotto arrivò alla vigilia del mondiale '94 ("neesuno sugli spalti, nessuno che moviola, nessuno fluidifica, nessuno maradona: nobody at the stadium"), ad andare in pensione fu un vecchio Grundig (sui 20 pollici) privo di telecomando (nè tantomeno di filocomando) ma con una pulsantiera alla base del televisore stesso che ancora la ricordo: dall'1 all'8, bastava avvicinare il pollicione al numero e questi magicamente si accendeva, nessuna pressione, nessun tasto da spingere, bastava semplicemente accarezzare quella porzione di superficie, e magicamente si passava da Simon&Simon a Portobello. Certo, quel puntino rosso, che ti fissava continuamente, dava quell'ansi tipica di HAL 9000, ma bastava farselo amico. E io, tra un Braccio di ferro e un Tom&Jerry, c'ero riuscito da tempo.
Arrivò il turno di un Sony da 25 pollici, ben strutturato fisicamente e con alle spalle una solida tradizione familiare. La magia dei numeri rossi svani' e si passò alla novità più sorprendente per un giovane studente di elettronica: la possibilità di scrivere il nome del canale sotto al suo numero di riferimento. I caratteri a disposizone erano solo 5, ma bastavano e avanzavano: pigiavi 1 ed in sovrimpressione compariva RAI1, il 5 CAN5, e così via.
La magia svanì dicevo, anzi, rimase con me solo per quel mese estivo. Senza che ve lo sto a dire, il mago in questione, ben diceva Gallit, di nome faceva Roberto. Poi, da metà luglio in poi, si tornò dai soliti ciarlatani.
cy

Sor Vichi ha detto...

Ma come siete carucci col vostro piccolo mondo antico...Ma mentre voi marcivate davanti ad un pranzo è servito, Montelli, già scafato uomo di mondo, magari passava in rassegna le più promettenti lolitas del rione?

Sor Vichi ha detto...

Chi l'avrebbe detto che si sarebbe ridotto così, poveruomo, ad esultare per la chiusura di un bar di tolleranza che, dopo averlo depredato, lo mise pure alla porta...

Anonimo ha detto...

dopo circa vent'anni,
sto ancora sperando che l'ingegnere
cambi idea
e che gli effetti speciali,
solo accennati all'inizio dello spot (o film pubblicitario, come lo chiamano a milano, e su questa definizione ci sarebbe da aprire ulteriore parentesi)
venissero mostrati in tutta la loro spettacolarità e capacità ipnotica.
e invece no, telefunken non si smentisce mai, e all'avanguardia tecnologica predilige la costanza di qualità nel tempo.
a sottolineare il concetto una misera lavagna a gessetto fa da sfondo allo slogan,
scritto a mano!
artigiani della tecnologia.
eppure un giorni quegli effetti speciali avranno la meglio!
rbbll

Anonimo ha detto...

se poi mi si smuove la curiosità,
essa produce altra curiosità:

"Telefunken è una ditta tedesca produttrice di radio e televisori fondata nel 1903.

In origine era una joint venture di AEG e Siemens AG, finché Siemens non lasciò nel 1941. Nel 1911 il Kaiser Guglielmo inviò ingegneri di Telefunken in West Sayville (New York) per erigere una torre radio di 180 metri. Una torre simile fu eretta a Nauen (Germania), creando l'unica rete di comunicazione senza fili tra Nord America e Europa.

Nel 1967 si fonde con AEG e viene rinominata AEG-Telefunken.

Quando AEG fu comprata da Daimler Chrysler nel 1985 l'aggiunta Telefunken fu abbandonata.
Walter Bruch sviluppò il sistema di colori televisivo PAL alla Telefunken, che è usato da numerose nazioni nel mondo."

hai capito gli ingegneri telefunken?
rbbll

Anonimo ha detto...

"del resto il Pal color l'hanno inventato loro"...

Sor Vichi ha detto...

Però mica si pulisce da solo! Come un certo erogatore di toasts, pizzette...
(Questa è davvero introvabile, temo. Ma dopo Rockford posso dirmi appagato per i prossimi tre lustri..)

Anonimo ha detto...

Lui: C'è un regalo, Sfornatutto!
Lei: Sfornatutto?! Ma fa solo toast, pizzette...
Lui: Pizzette? come queste? (indicando una serie di manicaretti) E' per tutta la famiglia, non ti chini più! e col Timer, si spegne da solo!
Lei: E poi lo pulisco io!
Lui: ...si pulisce da solo (pacca sulla spalla alla moglie)...Sfornatutto!"

ho fatto un mini giro online e sembra davvero incredibile, ma non ho torvato una cosiddetta cippa.
che diamine! uno degli spot che hanno influenzato le nostre menti bacate, il nostro modo di parlare...e in rete non si trova??
no, non ci credo.

AIUTATECI A TROVARE IL VIDEO PUBBLICITARIO DELLO SFORNATUTTO DE LONGHI!

cy

Anonimo ha detto...

tuti gli appassionadi di reclam (altro che film pubblicitario) consiglio il sito http://www.torinointernational.com/spot80/?
assolutamente imperdibile.

mammamianesounapiùdeldiavolo.it

Sor Vichi ha detto...

E da dove pensavi provenisse il reperto Rockford de "L'uomo che sa.."
Testina?!
Ma è Sfornatutto che non si trova, silviocane...

Anonimo ha detto...

lascia stare silvio...