lunedì 20 aprile 2009

Meno male che Silvan c'è


Lo so, lo so che ultimamente sto abusando del copia e incolla, ma la primavera spinge fuori, verso pance e piedi nudi. Verso il cotone insomma.
La Rai in ogni caso sta proprio a pezzi. Come l'Italia. E quest'episodio, nella sua tristezza, nel suo infinito nulla, è un incredibile specchio del posto in cui viviamo. A rimanere è lo sconforto, in attesa che il cane de La Storia Infinita ci porti via sulla sua schiena.

(Intanto, mentre scrivo, mi informano che Shooting Silvio (Berardo Carboni, 2007) in programma dalle 17 su SkyCinemaMania, non sta andando in onda, nonostante ce lo continuino a dire sia la guida on line che il menù in sovrimpressione. Al suo posto un non ben precisato film americano anni '70. Non credo sia mai successo su Sky. Neanche per sbaglio. Siamo ufficialmente alla (auto?)censura cinematografica.
Non so come iniziò qualche decennio fa, so solo che vorrei essere Umberto Eco per farmi leggere da chi non la pensa come me, per scrivere bene quello che realmente credo, quello che realmente non vorrei per i miei figli. Ma adesso provo solo nausea. E mi odio per questo.)

L’ultimo caso di uso criminoso della tv pubblica ha per protagonista il mago Silvan, sì proprio lui, quello che da cinquant’anni lancia messaggi in codice: «Sim-sala-bim». Nel corso di Domenica In, il vecchio illusionista comunista (tutti ricordano quando si fece rinchiudere nella tomba di Lenin e dopo due ore ne uscì Fassino) agita la bacchetta magica sotto gli occhi compiaciuti della conduttrice Lorena Bianchetti. «Poi la impresteremo a Berlusconi» sussurra, alludendo (immagino) a una frase del premier, «Non ho la bacchetta magica», riferita ai tempi di ricostruzione dell’Aquila.

A nessuno sfugge il codardo oltraggio. Di sicuro non alla Bianchetti che, non potendo sbianchettare il mago, provvede seduta stante a imbiancare se stessa, trasformando il bel sorriso di poco prima in una maschera di cera. Mentre l’ignaro Silvan continua il giochino di prestigio, la sventurata placa con ampi gesti un funzionario che dietro le telecamere le sta gridando di strozzarlo in diretta. Appena il mago finisce i sim-sala-bim, lei lo affronta a muso duro: «La tua battuta è assolutamente personale». E parte in quarta con un monologo sull’impegno delle istituzioni nella tragedia. Ma la cosa più straordinaria non è il monologo della Bianchetti. È la faccia di Silvan. Si guarda intorno, alla ricerca di qualcuno che gli spieghi se si tratta di uno scherzo o di una puntata-pilota del «Lecchino d’oro». Davanti allo schermo, osservo la sua bacchetta magica con nostalgia. Mago della mia infanzia, ti prego, fammi scomparire in un mondo di schiene dritte.


Massimo Gramellini (La Stampa, 18 aprile)

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse ne aveva una su per il sedere che la irrigidiva, poveretta.
Daje cirè!
fredo

Anonimo ha detto...

E' un bel Presidente!

Sor Calboni (dalla pista dell'Ippopotamo)

Anonimo ha detto...

qualcuno ha chiamato casa cometti?

n°5

Anonimo ha detto...

E non esageri, sono soltanto 12!

Sor tra violini tzigani in pista

Anonimo ha detto...

Comunque uagliù... questa è censura di stato a pagamento! Sky non ripropone una pietra miliare (o emiliana...?) come la sudatissima (e si sente) fatica di Berardo Carboni!
Io mi trasferisco in Corsia, dopo questo! O a Malta...

Un cittadino che pagava il canone

Anonimo ha detto...

... e che nell'euforia è finito in Corsia anziché in Corsica.

Anonimo ha detto...

Oggi giustificano la non messa in onda di "Shooting Silvio" con la poca audience. Ma davvero Sky segue l'auditel? Quanti film non raggiungono i due spettatori nel palinsesto del satellite? Credo molti, non mi sembra una giustificazione credibile,
voi che dite?
Gallit

Anonimo ha detto...

ma davvero hanno detto così? mamma mia...
il problema di fondo secondo me, è che se i responsabili di un'emittente dichiarano una cosa del genere, vuol dire che sono convinti davvero che il pubblico, o la maggioranza di esso, ci creda.
e la cosa assurda è che non sbagliano.

Anonimo ha detto...

Uagliù, ma è un film di merda! Fossero questi i problemi dell'Italia.

Sor

Anonimo ha detto...

i problemi sono altri...per esempio...come cazzo è possibile che per una birra in happy hour spendo 4 euri mentre per una fuori happy hour ne spendo 5...che cazzo di ora felice è!!!
perdio!

montelli, che se fosse per me, l'happy hour sarebbe perenne.

Anonimo ha detto...

a sorvì, ma che c'entra che è un film di merda?

silvan ha detto...

andate a vedere il mio sito:
http://www.silvanmagic.com/home/

un fan ha detto...

Silvan iniziò ad interessarsi giovanissimo al mondo della prestidigitazione. A 7 anni presentò i suoi primi spettacoli presso l'oratorio Don Bosco della sua città con il nome di Saghibù (lo pseudonimo derivava da Savoldello Aldo, il suo vero nome, da Otello Ghigi, il nome del suo primo maestro e da Ranieri Bustelli, famoso prestigiatore degli anni trenta). Non ancora ventenne passò al professionismo dopo essere stato battezzato con il nome d'arte Sylvan durante la trasmissione Primo Applauso da Silvana Pampanini.

Dopo decine di spettacoli all'estero e dopo essersi esibito nei più importanti teatri del mondo, Silvan entrò a far parte della televisione italiana negli anni sessanta, divenendone un'icona fondamentale. In particolare la serie di giochi di prestigio eseguiti con le carte da gioco nella sigla iniziale di Scala reale (1966) gli diede una improvvisa, grande popolarità. Negli anni settanta presero il via i suoi Sim Sala Bim, contenitori televisivi del sabato sera, con ospiti internazionali, nei quali Silvan era conduttore e anfitrione. In poco tempo divenne uno dei volti più amati dal grande pubblico, grazie all'aspetto elegante, ai suoi modi 'sicuri' e dinamici, e al grande repertorio di numeri che riusciva ad eseguire.

Per trent'anni, Silvan fu sinonimo di prestigiatore, conquistando con la sua classe un risultato inimmaginabile fino ad allora per un illusionista. Con le sue apparizioni televisive italiane e nel mondo (è stato ospite per sette volte al mitico Ed Sullivan Show negli Stati Uniti), con le sue esibizioni per le più grandi personalità mondiali (Ronald Reagan, la Regina Elisabetta, il plurimiliardario Adnan Khashoggi), con i suoi libri di divulgazione che hanno venduto milioni di copie, e le decine di articoli scritti sul famoso settimanale a fumetti Topolino, Silvan può considerarsi uno tra i più importanti prestigiatori italiani del XX secolo. Come David Copperfield e Lance Burton è stato eletto per ben due volte, nel 1991 e nel 2000, Magician of the Year. È l'unico artista non statunitense ad aver ottenuto tale riconoscimento.

Sposato con due figli, vive a Roma da molti anni.

Silvan è autore di numerose pubblicazioni su illusionismo e magia. È anche un simpatizzante del CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, con il quale ha collaborato in diverse occasioni per svelare i trucchi dietro ad alcuni presunti fenomeni paranormali o magici.

Anonimo ha detto...

Abbiamo perso anche il 25 aprile. Per colpa delle inutili provocazioni di quel democristiano di Franceschini, da sabato prossimo non ci resterà più nulla. Anche la festa della Liberazione sarà di Berlusconi. Vedrete che verrà fuori che lui, nel '45, cioè a 9 anni, faceva la staffetta. Magari della Brigata Muccini, la prima a entrare a Sarzana (due giorni prima - gallit docet - del 25 aprile).
l

il fiore del partigiano ha detto...

ma il 25 aprile è una festa di tutti.

Anonimo ha detto...

Ma siamo nella Casa delle Libertà!

Anonimo ha detto...

vogliamo mangiare per terra?

montelli dallo stand delle libertà...dove facciamo un pò come cazzo ci pare...

Anonimo ha detto...

Montelli dal bancone del Mutenye, bìate a ess'...

Sor col cuore al Pratello