"E' tutto scritto negli occhi, figliolo."
(Ingmar Bergman)
Domenica scorsa, di fronte a delle ottime fettuccine (cotte in brodo) con tartufo nero, mi son ritrovato per l'ennesima volta a parlare, poco per fortuna, del perché uno dovrebbe votare l'uomo che ci governa e soprattutto, perché si dovrebbe stimare quest'uomo. E - soprattutto al cubo - perché (questa l'accusa più infamante che mi tocca subire ogni volta, io e tutti quelli che la pensano come me) dovrei essere invidioso di quest'omino mentre mi prendo la colpa (?) di averlo perquisisto un miliardo e passa di volte e bla bla bla.
A me, in realtà, basterrebbe avere una risposta che non è mai stata data ad alcuno, che non è scritta sui libri, né sui registri contabili, né nel meraviglioso “Una Storia Italiana”, fattoci arrivare a casa a firma Sandro Bondi: dove hai preso i soldi?
Quello che io contesto da sempre con semplicità, è che chi lo vota non conosce la sua storia. Non credo sia possibile il contrario. Gli elettori drogati non sanno/non ricordano che l'immaginifico fu fuorilegge da prima di quando lo conoscono tutti e anche dalla sua nascita mediatica, perchè a voler ricordare, si potrebbe dire che il 16 ottobre 1984, Canale5, italia1 e Rete4, vennero oscurate perché trasmettevano su tutto il territorio nazionale nonostante la legge dicesse il contrario. 4 giorni e ci pensò l'amico Bettino con un decreto apposito, conosciuto con il nome dell'unico beneficiario.
Perchè, a parte le figure di merda internazionali e non
(le corna alla foto di gruppo; il cucù alla merkel, la stessa merkel che deve attenderlo 20 minuti - prima di spazientirsi e andar via - perché l'omino sta parlando al telefono in diretta mondiale; costringere alle scuse ufficiali gli ambasciatori italiani in Finlandia perché si era vantato di aver usato le sue armi da playboy con la presidente, e in argentina, dopo aver detto che per i desaparecido quelle “erano belle giornate…li facevano scendere dagli aerei…”; lo strillare “mr obamaaaaaaa” per la gioia della regina che lo richiama stizzita; quando disse che servirebbe un militare per ogni bella donna; quando disse che "Le vittime del terremoto dovrebbero vivere l'esperienza come un weekend in campeggio"; quando mimò il mitra con le mani verso una giornalista russa; oppure quando, davvero illuminato di fronte all'attuale crisi finanziaria internazionale, affermò che si potrebbe giungere anche ad una sospensione mondiale dei mercati a tempo indeterminato; quando a Porta a Porta disse che "io sarei felicissimo di conoscere papà Cervi a cui va tutta la mia ammirazione" con uno sconsolato Bertinotti che rispondeva: "Papà Cervi purtroppo è morto..."; per chiudere con quella volta magnifica al parlamento europeo, era il 2003, quando, in una risposta assurda, diede del kapò a Martin Schultz con la disapprovazione e le risa e la richiesta di scuse da parte di tutta l’assemblea)
ci sarebbero un sacco di cose da sapere, cose che io non dimentico, ad esempio l’istituto dove lavorava Berlusconi padre, Luigi, quella banca Rasini di cui erano clienti Pippo Calò, Riina e Provenzano passando per acquisizioni con dentro altri nomi simpatici tipo Sindona, Calvi, Gelli e l’onnipresente monsignor Marcinkus (il bello di notte, ah no, quello era Boniek). E poi Dell'Utri e Mangano e cose che dovremmo sapere tutti.
Cose dette e ridette, mi rendo conto, cose che chi lo vota pensa siano false e allora, ammesso che una persona per un qualsiasi motivo non voglia credere a dei fatti, come diavolo fai a continuarlo a votare guardando alle leggi (sempre le prime, ad ogni mandato) approvate ad uso e consumo della sua persona?
Immune da quello, immune da quell’altro, “ah cavolo, ma Mills l’hanno condannato a Londra, maledetti comunisti, allora sai che facciamo? Cambiamo pure il codice penale, così, Dio me ne scampi, se dovessi cadere per qualche motivo, la sentenza Londinese non potrà essere usata contro di me, dai che ne so a pacchi!"
Poi si potrebbe dire che in altri paesi ci sono ministri che si dimettono perché sanno che con quella carica non puoi dire o fare le cose che dici e fai al bar la mattina, del tipo aver fatto le corna in parlamento (Portogallo), per aver messo l’acquisto di due film in nota spese (Inghilterra), per aver detto verso gli studenti “ci vorrebbero i carri armati” (Bulgaria) o essere stati (solo) accusati di corruzione (Francia), non aver pagato i contributi alla domestica (Svezia), non aver pagato il canone Tv (sempre Svezia), per arrivare a Clinton che fu costretto a dimettersi non per il pompino ma perchè aveva detto di non averne ricevuti, insomma, aveva mentito.
Invece qui, siamo un popolo libero (o della libertà) e quindi, come diceva Albanese: “facciamo un po’ come cazzo ci pare”.
Insomma, lo chiedeva Travaglio da Luttazzi, prima dell’ordine di espulsione. Un’intervista che potete vedere qui integralmente, anche se so che al solito, sempre per il fatto dell’acqua e del mulino, c’è chi si terrà stretta la sua voglia di non sapere.
Rispondici immaginifico, fallo per me: dove hai preso i soldi?
Scusate l'inevitabile noia dello scritto, ma fa caldo, ho poca fantasia, allora si va sul facile. Seppur triste, solitario y final.