mercoledì 1 luglio 2009

In risposta all'istigazione criminosa

Ricevo e giro,
grazie alla preziosa fonte.

"visto che hai deciso (giustamente) di denunciare le norme scandalose con cui questo governo sta tentando di imbavagliare pure la libera rete, mi permetto di segnalarti (con tutta l'umiltà possibile non voglio fare la professoressa ma almeno sappiamo di quello di cui si sta parlando e poi so che tu sei uno preciso) che l'emendamento che citi nel tuo ultimo post non esiste più. era stato approvato al senato nel corso dell'esame in prima lettura del ddl sicurezza (per intenderci, il provvedimento che sarà approvato domani in via definitiva con la fiducia al senato rendendo legali le ronde e reato la clandestinità) ma poi - con il casino messo su da vari blogger che (ahimé) contano - è stato soppresso alla camera. (puoi verificare qui http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=418179 all'articolo 60)

la guerra ai blog purtroppo non finisce qui. nel ddl intercettazioni (pure in dirittura d'arrivo la prossima settimana al senato) c'è una norma molto pericolosa per internet. in sostanza se entrasse in vigore - e credo che sarà così - chiunque potrà essere condannato a pagare migliaia di euro se non pubblica richieste di rettifica entro 48 ore. ne parla molto bene qui http://www.giuristitelematici.it/modules/bdnews/article.php?storyid=1686 un giurista.

ma se vuoi la norma è nel ddl n.1611 all'articolo 28

27. Dopo l’articolo 25-octies del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, è inserito il seguente:
«Art. 25-novies. - (Responsabilità per il reato di cui all’articolo 684 del codice penale). – 1. In relazione alla commissione del reato previsto dall’articolo 684 del codice penale, si applica all’ente la sanzione pecuniaria da duecentocinquanta a trecento quote».
28. All’articolo 8 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo il terzo comma è inserito il seguente:
«Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell’articolo 32 del testo unico della radiotelevisione, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono»;
b) al quarto comma, dopo le parole: «devono essere pubblicate» sono inserite le seguenti: «, senza commento,»;"

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' vero, il provvedimento di D'Alia era stato ritirato e ora ci riprovano in altri modi.
Se passano una legge che limita la libertà di espressione su internet sposteroò il dominio su un server straniero, anche se non sono sicuro che questo besti per mettersi al riparo dalla paranoia di regime.
fredo