lunedì 18 gennaio 2010

Orto e porco, ricchezza della casa

Collegandomi ad un recente articolo de La Repubblica di qualche giorno fa, in cui si elencavano i cibi - credo 12 - che farebbero vivere più a lungo (amenità tipo mirtillo, zucca e prugne secche) volevo riportare il menù della cena in onore di Sant'Antonio Abate, "invocato in Occidente come patrono dei macellai e salumai, dei contadini e degli allevatori" (da wikipedia), svoltasi ieri sera in Contrada Palazzo numero 11, presso il ristorante La Bilancia di Loreto Aprutino (Pescara).

Al grido di "se volete, c'è anche qualche paste", e ricordando che, per dirla con Palla, "con o senza il dio io sto dalla parte del porco", mi premeva quindi dirvi che durante il pasto, pardon, il convivio, si sono succeduti questi piatti, tutti a base di maiale:

- Pinzimonio a tutto pasto
coppa di testa
pizza con "sfricoli"
pasta di salsiccia
pancetta e peperoni secchi fritti
piedini, orecchie e musetti
fagioli del tavo con cotiche

- Primi piatti
Quadrucci in brodo di testa
Fettuccine al guanciale stagionato

- La pietanza
Cif Ciaf e polenta e ceci

- Contorni
insalata

- Caffè, digestivi e acqua minerale
- Vino Azienda Agricola Ciaccione

E, come nella vita, tutto va a finire sempre a:
tarallucci e vino cotto.


La serata è stata anticipata dal falò purificatorio e allietata dalla rappresentazione de "Lu Sant'Antonio".

1 commento:

Fre ha detto...

Io l'ho sempre detto che siete persone serie.
fredo