giovedì 16 novembre 2006

Non c'è che l'estate


Succede che Robbiello, uno degli amici di vita, voglia omaggiare la nascita di questo spazio. In cuor mio avrei preferito che lasciasse un commento qui sotto, invece che inviarlo tramite l'ormai vetusto metodo e-mailiano.
E invece, non facendolo, è riuscito a comparire in "prima". Diavolo d'un Robbiello, me l'hai fatta anche questa volta:

Non c'è che una stagione: l'estate.
Tanto bella che le altre le girano attorno.
L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia
e tenta puerilmente di guastarla.


Ennio Flaiano

1 commento:

joecanasta ha detto...

Eppoi d'inverno uno si guarda i servizi sulle partite del sabato pomeriggio e scopre che i primi tempi si giocano ancora con la luce, anche se ormai calante, mentre quando cominciano i secondi tempi è già sceso il buio.

Sembrano due diverse partite e invece è un unico crepuscolo, si entra col sole e si esce magari già infreddoliti, con una sorta di strana rassegnatezza perchè sai che quel sole è andato, per oggi, e non ritorna.