giovedì 7 dicembre 2006

Dal San Paolo al Dall'Ara

Fedelissimi, a breve partirò per la città che vide le gesta di Diego Armando. L'unico ricordo che ho del Pibe de Oro in carne ed ossa, risale ad un Pescara-Napoli di qualche hanno fa, in piedi nella gloriosa curva nord dello Stadio Adriatico di Viale Pepe. Finì zero a zero con la mano de dios annullata dal numero otto della compagine biancazzurra, al secolo Franco Marchegiani, avvistato l'ultima volta nel 2002 mentre scorrazzava in sella al suo bianco Scarabeo Aprilia 50 all'angolo tra Via Chieti e Corso Vittorio Emanuele II.
Domenica mattina invece sarò all'ombra del Dall'Ara, teatro di un memorabile concerto di Vasco subito dopo la morte di Massimo Riva, con grande merito a La Signora, ostinato centravanti, che riuscì a barattare il nostro biglietto "spalti" con uno "prato", più caro al botteghino di 10000 lire.
Per tre giorni dimenticatemi, anzi, tenetemi in caldo. Con tutta probabilità continuerò ad allietare un po' di minuti della vostra giornata quando ne avrete voglia da sotto le due torri.

Non ci avevo mai pensato, allora sono andato a controllare, scoreggia (o scorreggia) è un vocabolo della lingua italiana: "Emissione rumorosa dei gas intestinali dall'ano" (dal Devoto-Oli).
Da questa definizione quantomeno imprecisa potrebbero partire fior di disquisizioni, lo so. Voi iniziate, quando posso interverrò da par mio.

3 commenti:

joecanasta ha detto...

Jorge Valdano è stato campione del mondo nell'Argentina dell'86,allenatore, dirigente del Real Madrid, giornalista e scrittore.
Tra i suoi libri più famosi c'è 'Il sogno di Futbolandia' da cui è tratto quest'aneddoto. Qui Valdano parla di Rubén Oliva medico di Maradona per tutta la sua carriera calcistica.

"Poche persone sanno tanto sul gran numero 10 come il dottor Oliva. Un giorno, Fernando Signorini, preparatore fisico e amico personale di Maradona, fece uso di tutta la sua umiltà per continuare a imparare: «Dottore, domandò a Oliva come devo allenare Maradona?» . «Tu hai mai visto allenarsi un gatto?» gli ribattè il dottore. «No» ammise Signorini. «Bene, Maradona è come un gatto. Gli basta nutrirsi e riposare per essere il migliore». Quell'affermazione esagerata mi aiutò a capire il fenomeno Maradona.”

3industries ha detto...

mio nonno diceva - Maurì, guarda cosa mangia il gatto -
ed io: - Perchè?
- Quello che mangia il gatto non fa mai male, ricordalo.

oliva ruben dario ha detto...

ti posto questo articolo su un Maradona giovanissimo, aggregao alla selezione nazionale nel lontano 1978, durante i Mondiali di Argentina.

Disse Menotti : A casa da mangiare ne ha poco: così me lo tengo qui, e gli insegno il calcio. In allenamento poi è utilissimo per collaudare i difensori: fa impazzire Tarantini, Olguin e anche Passarella.Il capitano gli si precipita sui piedi come un rugbista ma l'altro mica si lascia prendere, sarebbe capce di far scomparire il pallone a chiunque, lasciando con un palmo di naso anche un prestigiatore.