Venezia è bella ma non ci vivrei
Di guardia alla R26, oltre ad osservare, riflettere e dedurre come il Signor Sonquì della Settimana Enigmistica, ho il tempo di condurre le mie personalissime indagini di mercato corredate da percentuali, diagrammi di flusso e istogrammi. Quella di oggi si riferisce alle frasi fatte che il tipico visitatore del motorshow (specie da studiare con attenzione in tutte le sue multiformi varianti) rivolge alle simpatiche fanciulle dello stand Renault (ormai a livelli di sicurezza nettamente al di sopra degli standard mondiali, la mia presenza è vitale come il cacio per i maccheroni), che inevitabilmente, sorridono e incassano con la nausea nello stomaco:
- Ragazza seduta in macchina, lato passeggero, ciondolo che penzola proprio lì in mezzo: “Dove mi porti/dove ti porto/andiamo a bere qualcosa/ti offro un aperitivo/andiamo a vedere la mia collezione di farfalle (sigh)?”
- Ragazza di colore nero seduta in una Clio nera, culo verso le stelle, a baciare le scapole: “Una pantera nella pantera!”
- Ragazza in piedi, sportello aperto, gambe chilometriche in vista: “Posso farti una foto?”
- Ragazza in piedi, sportello aperto e la logica di calze nere: “Ma se compro la macchina ci sei anche tu in omaggio?
- Ragazza seduta in macchina, gonnellino birichino. Qui siamo all’offesa…: “Sei davvero un bell’accessorio!”
- Ragazza seduta in macchina con le gambe accavallate verso l’esterno dell’abitacolo, tacchi da 15 in evidenza: “La Megane fa schifo ma tu sei stupenda!”
- Ragazza in piedi con il gomito sul tetto della macchina chiusa, camicetta blu Renault sbottonata al punto giusto: “Posso farti il baciamano?”
- Ragazza in piedi, chinata nell’abitacolo a parlare con una collega: “Che carrozzeria!”
Ora, ma davvero non c'è di meglio da dire? Che so, entri, ti siedi e inizi a fissare il volante come per spogliarlo, osservi le finiture del cruscotto, giochi con il cambio, sposti freneticamente i satelliti delle frecce, accarezzi il tessuto dei sedili, apri tutti gli scompartimenti loffi possibili, scopri la mancanza dell'accendisigari, avanzi e retrocedi con il sedile a ritmo forsennato, poi alzi lo sguardo e così di getto spari: anche tu qui?
5 commenti:
Scusa cirello, potresti andare da Belen Rodriguez, allo stand della Gazzetta, e dirle di smettere di stare in mezzo a tutti quei buzzurri e di fuggire con me?
La aspetto domanisera all'ora e al posto che sa lei.
Io sarò nudo in una opel kadett station wagon bianca.
Dille che lei porta la carrozzeria e io gli accessori.
il licenziamento è stato provocato da quel "anche tu qui"? con conseguente stupro nel porta bagagli dell'espace?o come direbbe quello: espeis?
cirello la frase giusta è:
"Danzi mai col Diavolo nel pallido plenilunio?"
che peccato non poterla dire.
pretendo immediate spiegazioni sul licenziamento!
robbiello
Riteniamo a tal punto doveroso stigmatizzare il danno economico nonché d'immagine arrecatoci dalla sconveniente condotta tenuta dai due nostri ex bodyguards di piantone allo stand Renault.
Nello specifico: l'uno(il Meggiolaro),non pago della condotta vergognosamente lubrica sfoggiata sin dal primo giorno di servizio alla vista delle(pur indubbie) virtù fisiche della minorenne(*)valletta balcanica Selma,pensò bene di farsi correo del suo inqualificabile(ex)collega,il Vichi,che dopo nottata di non precisata equivocità in combutta con altro
nostro ex sottoposto ammutinatosi in precedente fiera automotoristica,il Montelli,non trovò meno patetica giustificazione della sua gravissima assenza(le cui ripercussioni furon tuttavia sventate con encomiabile sprezzo del pericolo dall'ottimo e nei secoli servile sottoposto Fabrizio Quagliarella)in non meglio precisati avvelenamenti alimentari. Certi della solidarietà delle maggiori agenzie investigative della Brianza tutta,intendiamo costituirci parte civile,sotto il patrocinio del neo-acquisto Avv. Di Carlo Giovanni.
(*) Errata corrige: minorata,non minorenne(certificato rispettivamente medico ed anagrafico possono comprovarlo).
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