lunedì 5 febbraio 2007

Pioggia viola

Come ogni anno, anche ieri sera ho costretto gli occhi a restare aperti quasi fino al mattino per seguire il circo del Superbowl (il sessantunesimo). Per la cronaca, la vittoria degli Indianapolis Colts sui Chicago Bears è arrivata alla fine di una gran partita.
Vi elenco qui di seguito alcuni spunti su cui quei grassoni degli Yankees staranno sicuramente disquisendo di fronte a fiumi di birra e schifezze semi solide da ingurgitare:

1. La grandissima prova di Payton Manning, MVP della partita con 25 passaggi completati su 38 tentativi, 247 yards percorse dalla squadra e 1 touchdown.
2. Lo spettacolare ubriacante ritorno da 92 yards di Devin Hester, che riportando in meta il kickoff di Adam Vinatieri, ha stabilito la meta più veloce della storia del Superbowl.
3. La prima vittoria di un titolo da parte di un coach afroamericano, Tony Dungy. Finalmente i neri non verranno considerati più "ottimi giocatori ma scarsi allenatori".
4. Il disastroso incontro di Rex Grossman, quarterback di Chicago, culminato con il passaggio intercettato - e riportato in touch down con una corsa di 56 yards - da Kelvin Hayden a pochi minuti dal termine.
5. L'incredibile serie di funble che Chicago non è riuscita a sfruttare a causa di ripetuti snap sciagurati.

Detto questo, immagino che a voi del football americano non ve ne possa fregare di meno.
Ma di musica, forse sì.
Allora vi consiglio di dare un occhiata al consueto spettacolo tra primo e secondo tempo, mentre la palla ovale era a bersi un the caldo. Sotto l'inusuale pioggia di Miami quest'anno c'era Prince, in completo turchese con in braccio un'improbabile chitarra dal suono sudicio e dal design quantomeno discutibile. Con l'acqua che precipitava in quel modo, aspettarsi Purple Rain sarebbe stato il minimo, e lui non si è fatto pregare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ogni "americanata" viene sempre da me accompagnata da un "sti caxxo di ammericani" però, alla fine, non mi dispiacerebbe un intervallo calcistico agghindato da ragazze pon pon o cheerleader(scritto bene?!?!)con spettacoli di fuochi pirotecnici e casse tonanti...per uno stadio più vivo, magari gli stronzi cosi' si potranno concentrare sulle chiappe della bionda o della mora piuttosto che pensare quale puttanata fare a fine partita.

montelli

vaccamobile ha detto...

egocentrico improbabile plasticoso autoreferenziale e ricco..
in una parola: americano

però bisogna dire che i soldi li sanno spendere bene chè dice il giusto montelli: in una bolgia infernale di quel tipo chissà quante BELLE CHIAPPETTE AMERICUCCE che svolazzano innanzi agli occhi