martedì 20 marzo 2007

Mezzo secolo Sulla Strada

Nel 1957, in tre settimane, Jack Kerouac decise di riempire con le lettere un rotolo di carta per telex lungo 36 metri senza andare mai a capo. Iniziò così:

“La prima volta che incontrai Dean fu poco tempo dopo che mia moglie e io ci separammo. Avevo appena superato una seria malattia della quale non mi prenderò la briga di parlare, sennonché ebbe qualcosa a che fare con la triste e penosa rottura e con la sensazione da parte mia che tutto fosse morto.
Con l’arrivo di Dean Moriarty ebbe inizio quella parte della mia vita che si potrebbe chiamare la mia vita lungo la strada.”


“Prova a leggere questo, non è male”, dissero i lunghi capelli di Fabrizio dal banco di fronte al mio. Avevo 16 anni.
Era un’edizione economica della Mondadori, carta terribile, da allergia, caratteri marcati portatori di cecità e copertina patinata ornata di un’odiosa stella gialla in rilievo con inscritto il prezzo: 4900 lire.

“Ho letto On The Road nel 1959, cambiò la mia vita, così come ha cambiato quella di ciascun altro”,

rispetto a Dylan, a me la cambiò poco meno di quarantanni dopo:
acquistai la stessa, identica edizione che mi aveva mostrato Fabrizio dalla megera titolare della defunta Libreria d’arte. Il mio primo libro.
Non ricordo in quanto tempo lo lessi, fui molto rapido però, come un rapito scapperebbe dai sequestratori.

Poi successe qualcosa. I dati:

- festa di capodanno 1999/2000
- delirio di gente
- stanza di cirello adibita a guardaroba
- cirello non presente alla serata

Giorni dopo, quando tornai in casa, sembrava più o meno tutto in ordine nonostante il prevedibile bordello festaiolo. Mi sbagliavo.
Dalla mensola alla sinistra del letto mancava una stella, la Stella, quella da 4900 lire.
Non volevo crederci: chi diavolo aveva avuto il coraggio di rubarmi un libro, quel libro, il mio primo libro, il mio cambio di direzione?

Non ne seppi più nulla.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cazzo Cirè, io c'ero a quella festa.
Ma non ho visto nulla. Mi ricordo però di due giapponesi (come cazzo erano arrivati fin lì), nel corridoio della casa di Via Pò, a fotografare Marco Stelitano in quanto sosia di Liam Gallagher, e lui con intenzioni bellicose nei loro confronti.
Ricordo altresì che a quella festa c'era il tuo odierno conquilino Tommaso Altamura. Non per mettere la pulce nell'orecchio, ma hai mai controllato nella sua stanza se per caso c'è un'edizione di "Sulla strada"? Se poi costasse pure 4.800 lire allora...
Gallit.

Anonimo ha detto...

99-2000...quale ca...di capodanno è!?!??!!?robba di mesicano a rometta!???

montelli

Sor Vichi ha detto...

Eeeh..lo fanno, lo fanno!!
A proposito di fenomeni paranormali incontrollabili, caro Cire', voglio sperare che la mia copia di Altri libertini tu la custodisca con la diligenza del buon padre di famiglia e che un dì torni alla magione!
Come ricordavo nel post, troppe le fighe che mi hanno, con lusinghe lubrighe, sottratto letteratura...
E tu, con quella barbaccia, francamente non sei proprio il mio tipo! (Ti chiamassi almeno Cristopher e fossi un coreografo...)

Anonimo ha detto...

ero a NY for the new millunnium" montè, che ne so dove stavi tu a far danni?
esimio sorV, stia tranquillo, in questo momento è lì che riposa tranquillo nella libreria tra l'abate nero di wallace e non per un dio ma nemmeno per gioco di luigi piva.
Come dicevo in un post di qualche tempo fa, sono troppo legato agli oggetti. ogni tanto li spolvero e li prendo a carezze.
cy