venerdì 27 aprile 2007

Grazie Mstislav

Fu grazie a lui che scoprii la morbidezza emozionale del violoncello. Se poi fai muovere quelle dita davanti al Preludio della Suite per violoncello di Bach n°1 in sol maggiore, allora non ce n'è per nessuno . L'attacco ti prende la gola, annodandola, poi il tremore sale e scende come una mousse impazzita per la ragionevolezza, fino ad arrivare al minuto e 40 e a quella meravigliosa apertura nei 20 secondi successivi...mamma mia. Si viaggia parecchio.

"La mia vita è cambiata del tutto già il giorno dopo la caduta del muro di Berlino",

e se la cambiò a lui, che quel novembre del 1989 ci suonò sotto, immaginate cosa successe nel cuore di chi ebbe la fortuna di ascoltarlo.

Mstislav Rostropovich è morto a Mosca. Aveva 80 anni. Ma come tutti i geni, in realtà, è solo svenuto.

4 commenti:

Sor Vichi ha detto...

-...e allora Mozart?
Lei dove me lo mette?
-..E dove glielo metto..No 'o so..
Però Beethoven me pare quello più..
Consistente.

Anonimo ha detto...

sorvichi....più puntuale delle tasse..

montelli

Sor Vichi ha detto...

Ma vai a fare la cacca, tu!
Dolorosa, eh?

vaccamobile ha detto...

cazzo ciro....
questo finale merita un applauso caloroso..
e se persino quel bastardo di putin si è degnato di fregiarlo con la più alta onoreficenza vuol dire che era davvero qualcuno

applausi