giovedì 13 settembre 2007

Con il luppolo in cassaforte

Si esce e si prende una birra. E io m'incazzo, senza particolari rancori intendiamoci, però m'incazzo.

Perchè devo pagare 5 fottutissimi euro per una fottutissima birra media (tra l'altro resta sempre da capire perchè qui a Roma usino il termine birra "media" quando di birre "grandi" nemmeno l'ombra, ma ne parleremo in altre occasioni) - per lo più sgasata dalla cattiva manutenzione del sistema di spillatura - servita in un bicchiere di plastica? Perchè?

Perchè, se al venditore gli costera sì e no 80 centesimi al litro? Perchè il guadagno dev'essere intorno al 900 per cento?

E poi venitemi a dire che non hanno ragione quelli sfiammati degli spagnoli, tutti in coro contro Aznar e sua moglie, la signora Ana Botella (lungo la Gran Via, a Madrid, qualche anno fa):

"No a la Botella, sí al botellón"

13 commenti:

Sor Vichi ha detto...

Ovviamente, da rinomato astemio, posso comprendere solo filosoficamente le tue ragioni. E l'appoggio è incondizionato, lo sai.
Ma se permetti, trovo meno assurdamente arroganti i 5 euri romani (in fondo, "paghi er posto!") dei 4, 4 e mezzo, forse anche 5 pescaresi. Almeno, stando a quanto mi dicono: chè il sottoscritto, come forse avrai sentito dire, è un fiero integralista del mitt' fore!!

Anonimo ha detto...

Oltretutto, (facciamo i nomi cirè, facciamo i nomi cazzo), il "Circolo degli Artisti", dove si è presa la birra ieri, era nato da un ex ribelle sinistrorso romano con ben altre intenzioni sociali e ludiche (tipo dar spazio cioè alle nuove idee libere che vengono dal mondo dei giovani, cioè), ed è diventato, il posto (che bello è bello) d'incontro di un melting pot di radical chic/punk/froci/coatt-alternative etc.etc.etc., e lui consigliere al comune di Roma, nonchè in commissione cultura ed eventi (evidente conflitto di interesse), ma alla fine io sono sempre troppo polemico, e se avessi detto che 5 euro sono troppi mi sarei beccato del genovese, quando invece son di Spezia.
Gallit.

joecanasta ha detto...

sapete che nervo scoperto che toccate con questo argomento e quanto mi trovate d'accordo.
tra l'altro c'è da aggiungere che nella situazione di ieri sera, un prezzo così ridicolo non era manco giustificabile da una specifica offerta di intrattenimento, visto che per accedere ai concerti (o ai dj, non so bene) al chiuso dovevi caccià altri 10 euri.

io penso semplicemente che anche da queste cose si giudichi la qualità della vita in una città o in una nazione. c'è qualcosa di profondamente sbagliato in una città(ma non voglio criminalizzare Roma, succede pure altrove)dove gli affitti sono esorbitanti, i cinema costano tanto, i musei non ne parliamo e le uscite serali sono a rischio di crack economico.

Non vi sembra anche questo un modo per trascurare o deprimere le esigenze di noialtri giovinastri che non saremo tantissimi ma siamo comunque un buon numero di cittadini e consumatori?

E magari, proseguendo nel ragionamento, se colleghiamo tutto ciò alla precarietà lavorativa imperante, il quadro è bello che pronto.
O è troppo semplicistico il tutto?

ps: caro il mio gallit mi piace così tanto il gioco dei nomi che vorrei fare pure quello del "Rialto S.Ambrogio" che mi sembra un caso quasi totalmente analogo a quello da te citato.Bastardi maledetti, li odio.

ps2:hai ragione sorvichi, 5 euri romani sono meno scandalosi dei 4e50 pescaresi, a meno che poi salta su un cretino e dice "ma paghi tanto perchè a Pescara c'è il mare!". Idioti.

Anonimo ha detto...

anche se pure sor nicola ha alzato i prezzi...
add'abbassa' li prezz'!!

e ricordo il cirello giovincello che alle sue prime esperienze capitoline chiedeva ingenuamente una zeroquattro (come da protocollo adriatico), scontrandosi col volto dell'uomo/donna del bancone di turno che, dopo attimi di introspezione, veniva sovente fuori dall'empasse in questa maniera:

'na bira media chiara?

cy

Anonimo ha detto...

e poi sorvì, vorrei ricordarti che al figheidon la birra costa 5 euro, va be' stai di fianco casa del dinamico duo flaiano/d'annunzio, però...

per chi non lo sapesse, il locale di cui sopra (di cui non ricordo il vero nome) fu ribattezzato da noi altri "il figheidon", oltre che per l'arredamento non proprio da cantina, soprattutto dopo che si venne a sapere che tra i soci del posto, figurava anche andrea roncato, proprio lui, quella volpe di don tonino, quel fenomeno di margheritoni.

io non ci ho mai messo piede, chiariamoci, ma una volta mi tocco sedermi sulle sedie all'esterno (in vimini per diana, in vimini!!!) e per l'appunto ordinai una birra. 5 euro.
"mo mi visct? e mo nin m'arvide chiu'!!"

cy

Anonimo ha detto...

concordo con sor vichi e aggiungo che a vini e oli "pescarese" un occhiolino di birra è arrivato a costare 1 euro e 50, fino a 20 gg fa costava 1 euro.
Quando aumenterà la birra media quanto dovremo cacciare? 10 euro a bicchiere?

Anonimo ha detto...

e c'é chi si domanda perché così tanto amiamo la cassa Peroni

rbbll

Anonimo ha detto...

mi unisco anch'io.ieri sera ho scoperto con estremo disappunto e anche con polemica che la brocca di birra a vini e oli è arrivata a costare la bellezza di 9 euro!!! ma che cazzo!e mi è stato risposto :ehhh anche a noi aumentano i prezzi" ...ho fatto una faccia facciosa e non ho detto nulla solo perchè non avevo bevuto abbastanza per incazzarmi come avrei voluto. Valdo

joecanasta ha detto...

comunque sono d'accordo che l'unica arma è il boicottaggio. solo così puoi sperare di colpirli.

però mica è sempre facile: magari se sei in gruppo, con altra gente che non condivide questa missione cosmica vitale, devi stare lì a spiegare, a sindacare, a impuntarti ecc.ecc.
eppoi c'è pure un problema strutturale: non è che se scarti i locali dove costa troppo la roba da bere, ne rimangono poi così tanti(almeno no a queste latitudini).
va da sè che, comunque, chi possiede il sacro fuoco del boicottaggio contro i ricarichi, non deve stare tanto a fare lo schizzinoso con i locali....io, per esempio, potrei trascurare una marea di fattori per una bevuta a buon prezzo.
Eccone qui alcuni:
-rischio di crolli nel locale;
-cesso a vista in stile "trainspotting";
-gestori iscritti a sette sataniche(o apostoliche o apostolakis);
-assenza di musica o presenza di musica non gradevole (qui qualche paletto lo metterei, ma niente di che...);
-presenza di cadaveri in decomposizione nella stanza del biliardo;
-salmonellosi in agguato sul bordo di ogni bicchiere;
-clientela in libertà condizionata...eccetera,eccetera,eccetera

Sor Vichi ha detto...

Sarà eccessivamente semplicistica la mia lettura, ma: di solito nei posti "in" (fighetti o alternativi che siano; perchè, di cosiddetti tranquilli, a 'sti prezzi non ne esistono) ci si va per vedere (e/o possibilmente toccare con mano) il pelo (di ciuccia, nda). E allora la questione economica resta alle singole coscienze di ognuno di noi. Quanto vale l'investimento?
Personalmente ho sempre trovato più soddisfazione (forse perché partivo con speranza pari a zero) nei ritrovi fighetti. E là, particolare non secondario, la ciuccia non dico profuma ma perlomeno non puzza!!
Perdonate la divagazione..

Una lingua mai doma

Anonimo ha detto...

bar "fusion" la tristezza che impera, pinta di birra MORENA 1.80 in happy hour!!!!


happy...scialalala

comunque PERONI tutta la vita!!!!!!

ore 4.50(del mattino di un post allenamento) bar notturno di via andrea Costa:
montelli-"allora....un cornetto vuoto..e una birra PERONI e se non ce l'hai me ne vado!"


montelli, che a vini e oli gli mettess' foc'....ovviamente quando è pieno di ggente!

Anonimo ha detto...

Mia 'n po' Sor Vichy c'anca le bagasce i ne'n veggian pù de' discorsi, palanche!!!, pure se te ghè la mussa che spussa...

Gallit.

Anonimo ha detto...

Caro Gallit, non è che c'abbia capito molto dell'idioma.. Ma "la mussa che spussa" è sublime. Roba di grappin e ostrechette, suppongo..
Per non essere da meno, in fatto di saggezza popolare, ti rispondo così:
"Da quande hann' 'nvendate lu bbidè, la ciucc' nin sa cchiù di nint."

Sor