venerdì 31 ottobre 2008

Ci siamo (no, non c'entra Carlo Verna).

Salve piedi freddi, bentornati.


LES FEUILLES MORTES

Oh ! je voudrais tant que tu te souviennes
Des jours heureux où nous étions amis.
En ce temps-là la vie était plus belle,
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle.
Tu vois, je n'ai pas oublié...
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi
Et le vent du nord les emporte
Dans la nuit froide de l'oubli.
Tu vois, je n'ai pas oublié
La chanson que tu me chantais.

{Refrain:}
C'est une chanson qui nous ressemble.
Toi, tu m'aimais et je t'aimais
Et nous vivions tous deux ensemble,
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
Mais la vie sépare ceux qui s'aiment,
Tout doucement, sans faire de bruit
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis.

Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi
Mais mon amour silencieux et fidèle
Sourit toujours et remercie la vie.
Je t'aimais tant, tu étais si jolie.
Comment veux-tu que je t'oublie ?
En ce temps-là, la vie était plus belle
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui.
Tu étais ma plus douce amie
Mais je n'ai que faire des regrets
Et la chanson que tu chantais,
Toujours, toujours je l'entendrai!


(Jacques Prévert & Joseph Kosma, 1946)

lunedì 27 ottobre 2008

La prova tv non serve.

"In questi spazi non parlerò più di Silvio Berlusconi" (Cirello, 14 marzo 2008)

Forse lo fa perché gode. Allora ci proverò anch’io: al posto di una pippa andrò in bagno a smentirmi.

Delle ultime (chiudiamo i mercati e mandiamo le forze dell'ordine nelle università) ancora se ne parla, volendo però, si può andare anche un po' più a ritroso nel tempo.

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Smentire, v. tr. (smentisco, smentisci, ecc.). 1. Asserire o dimostrare la falsità o l’ìnfondatezza di affermazioni o notizie: s. una notizia; le previsioni sono state smentite dai fatti; con l’oggetto della persona: nessuno può smentirmi. 2. Ritrattare: s. una deposizione / Deludere con un comportamento contrastante e difforme dall’abituale: s. il proprio buon nome.

, pron. rifl. Forma accentata nella declinazione del pronome riflessivo, opposta alle forme atone si e se (non accentate) / Spesso è rafforzato con stesso e medesimo: in tal caso può avere l'accento o esserne privo.

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- La casa agli italiani. Sorrento, 11 novembre 2005, Berlusconi lancia il suo progetto davanti ai giovani di Forza Italia: "Daremo una casa a tutti gli italiani in difficoltà. Sono il 19% della popolazione, ma abbiamo un piano fattibile". Il giorno dopo precisa: "Non ho detto a tutti gli italiani, ma solo a quelli sfrattati"

- Pensione a 68 anni. 3 novembre 2005: "Un orizzonte che non dobbiamo precluderci, l'innalzamento dell'età pensionabile a 68 anni". Il 15 novembre spiega: "Io non ho proposto di spostare l'età pensionabile a 68 anni".

- Bush e le elezioni italiane. 31 ottobre 2005. A Washington, parlando con i giornalisti dopo l'incontro con il presidente Usa, dice: "Bush teme un cambio di governo in Italia". Vittorio Zucconi di Repubblica, gli chiede: "Presidente, a scanso di equivoci, lei ci sta dicendo che il presidente Bush ha espresso a lei una preferenza elettorale contro il centro sinistra?". Il premier, allora, precisa: "Non mi ha detto esattamente così Bush, ma è evidente che sentendo le dichiarazioni dei leader della sinistra che affermano che se vincessero le elezioni farebbero come Zapatero ritirando le truppe dall'Iraq, basta fare uno più uno per capire come la pensa il presidente americano. Come sempre gli Stati Uniti non interferiscono nei problemi interni di altri paesi, specialmente nei periodi elettorali e pre-elettorali".

- Centristi traditori. 16 agosto 2005. Intervistato dalla Stampa, riferendosi ai centristi della Cdl, dice: "C'è chi pensa di salvarsi offrendosi al vincitore, ma parte da una valutazione errata". Immediata la reazione di Follini: "L'evocazione di doppigiochi, tradimenti e passaggi di campo nei confronti di un partito coerente e sicuro come l'Udc è semplicemente miserevole. Ci aspettiamo dal presidente del Consiglio una smentita chiara e netta". E la smentita arriva puntuale, affidata a Boniauti: "Nessuno in Forza Italia, tantomeno il presidente Berlusconi, ha pronunciato parole legate al concetto di tradimento o di traditore nei confronti dei nostri alleati".

- Risanamento Alitalia. 29 aprile 2005: Berlusconi annuncia che il piano di risanamento dell'Alitalia è stato accettato dalla Commissione europea. Immediata la smentita di Bruxelles: "Nessuna decisione è stata presa".

- Andiamo col ter. Non ci sarà nessun Berlusconi bis (17 novembre 2004).
Questa storia del Berlusconi bis mi pare una vera buffonata, e io non faccio il buffone (14 aprile 2005. Il 23 aprile nasce il Berlusconi bis).

- Andare a Nassiriya. "Non sento alcun bisogno di andare a Nassiriya, sarebbe solo una operazione dimostrativa e retorica" (26-3-2004). Il 10 aprile Berlusconi va in visita a Nassiriya.

- Unto e bisunto. "Io unto del Signore? Non ho mai pronunciato questa sciocchezza" (9-3-2004). "Io sono l'unto del Signore, c'è qualcosa di divino nell'essere scelto dalla gente. E sarebbe grave che qualcuno che è stato scelto dalla gente, l'unto del Signore, possa pensare di tradire il mandato dei cittadini" (25-11-1994).

- Lifting forzato. "Io il lifting non lo volevo fare. Sono stato tirato dentro a farlo. È stata Veronica a spingermi a fare il lifting" (27-1-2004). Poi Veronica lo smentisce: "Il lifting è stata un'idea sua".

- Fascismo buono. "Mussolini non ha mai ucciso nessuno: gli oppositori li mandava in vacanza al confino" (intervista a 'The Spectator', 4-9-2003). Il 17 Berlusconi cerca di smorzare l'intervista allo 'Spectator': "Eravamo alla seconda bottiglia di champagne". Ma gli intervistatori lo smentiscono: "Abbiamo bevuto solo tè freddo" (19-9-2003).

- Conflitto di interessi. “Il conflitto d’interessi sarà risolto nei primi cento giorni del mio governo” (5-5-2001). “Il conflitto d’interessi è una leggenda metropolitana” (19-12-2003).

- Giudici matti. Nella stessa intervista a "Spectator", il premier disse anche che i magistrati: "Per fare i giudici bisogna essere dei disturbati mentali". Protestarono un po' tutti: dall'Anm, alle sorelle di Falcone e Borsellino. Fini parlò esplicitamente di "gaffe". Allora spiega: "Io non sono un politico, non bado alle critiche. Dico quello che pensa la gente".

- Legge Gasparri. Berlusconi, uscendo dal Quirinale, annuncia che Ciampi è d'accordo sulla legge Gasparri. Il Quirinale smentisce: "Non ne abbiamo mai parlato" (2-8-2003). Berlusconi deve rettificare dando la colpa ai giornalisti.

- Lodo Maccanico. "Io non c'entro nulla con questo Lodo: è stata un'iniziativa autonoma del Parlamento, sostenuta dal presidente della Repubblica" (30-6-2003). Immediata la smentita del Quirinale, cui segue la precisazione del sottosegretario Paolo Bonaiuti: "Il lodo Maccanico è una iniziativa parlamentare. E a questa proposta il presidente della Repubblica è ovviamente estraneo".

- Conflitto di interessi. "Il conflitto d'interessi sarà risolto nei primi cento giorni del mio governo" (5-5-2001). "Il conflitto d'interessi è una leggenda metropolitana" (19-12-2003).

- Condono per gli altri. "Mediaset non farà alcun ricorso al condono fiscale" (30-12-2002). Cinque mesi dopo 'L'espressò scopre che Mediaset ha regolarmente fatto ricorso al condono, risparmiando circa 120 milioni di euro di imposte. Un anno dopo accade di nuovo.

- Armi sì, armi no. "Credo che ormai in Iraq non ci siano più armi di distruzione di massa" (16-10-2002). "Non ho mai detto che Saddam non ha armi di distruzione di massa. Dico solo che ha avuto il tempo di distruggerle o di metterle da qualche altra parte" (17-10-2002).

- Guerra senza Onu. "Se Saddam non cede, l'attacco sarà a gennaio e sarebbe inutile una seconda risoluzione come chiede la Francia, sarebbe un nonsenso" (14-9-2002). "Siamo per una risoluzione dell'Onu che dia termini precisi a Saddam e stabilisca l'intervento militare se Saddam non dovesse accettare la risoluzione" (25-9-2002). "Con realismo bisogna dire che non c'è alternativa alle due risoluzioni dell'Onu " (16-10-2002).

- Nesta mai. "Comprare Alessandro Nesta? Sono cose che non hanno più nulla di economico, di morale. Nel calcio abbiamo sbagliato tutti, ora basta"(23-8-2002). L'indomani il Milan annuncia l'acquisto di Nesta.

- Legge Cirami. "Non capisco tutta questa fretta per la legge Cirami sul legittimo sospetto" (31-7-2002). "La legge sul legittimo sospetto è una priorità per il governo" (30-8-2002).

- Ok dall'Europa. "Ho fatto un'esposizione sommaria della legge finanziaria e ho trovato un'ottima accoglienza sia da Prodi sia dal commissario Pedro Solbes" (10-10-2001). Prodi cade dalle nuvole. Solbes lo smentisce. Berlusconi fa retromarcia: "Io ho illustrato l'azione del mio governo, Prodi e Solbes mi hanno ascoltato in silenzio".

- Scontro di civiltà. "Noi dobbiamo essere consapevoli della superiorità della nostra civiltà... Dobbiamo evitare di mettere le due civiltà, quella islamica e quella nostra sullo stesso piano... La nostra civiltà deve estendere a chi è rimasto indietro di almeno 1.400 anni nella storia i benefici e le conquiste che l'Occidente conosce." (26-9-2001). Poi di fronte alla richiesta di scuse presentata da una serie di governi arabi dice al giornale 'Asharq al-Awsat':"Perché dovrei scusarmi? Per qualche cosa che non ho detto? Non ho detto nulla di sbagliato, loro (alcuni giornalisti, ndr) mi hanno fatto dire qualche cosa che non ho detto". (2-10-2001)

- La discesa in campo. Se io facessi la scelta politica dovrei abbandonare le televisioni e cambiare completamente mestiere. Un partito di Berlusconi non c’è stato, né ci sarà mai (13 settembre 1993).

martedì 21 ottobre 2008

Adesso che ci penso

Notte un po’ così, la sconfitta del Lokomotiv, i ragazzi che mangiano uva, il servizio assistenza Apple che da punti a tutti e la stanza che sembra improvvisamente vuota nonostante i vestiti ammucchiati e il verde che sorride. Ma forse è solo perché manca ancora una tenda a coprire il terribile alluminio anodizzato degli infissi.

Poi la mattina. Il sole, la bici. Prima sosta al semaforo a led di via Da Giussano, proprio di fronte a “La belva del deserto”, il fruttarolo all’angolo. Verde, svolta a sinistra verso casa vecchia e rosso di fronte al benzinaio che sembra Hawk dei Legion of Doom, peccato, stavo prendendo velocità. Sacchiana ripartenza e leggera salita non più fastidiosa ad inseguire i binari sulla Prenestina che all’imbrunire sarà lasciata ai replicanti di proprietà della Tyrell Corporation.

Porta Maggiore, schivo le rotaie del tram e mi infilo in quella via di cui non ho mai imparato il nome e che porta su Piazzale Tiburtino, sulla destra, appena passato il mini tunnel. L’ottobrata romana aiuta e sembra come se l’illusionista Astolfo de La settimana enigmistica si trovi dietro di me, in motorino, a spingermi con la gamba tesa come si faceva da ragazzi quando si rimaneva in panne e magari capitava pure che ci si portasse a casa una sagoma in cartone di Roberto Baggio presa in prestito da un qualsiasi benzinaio IP della costa adriatica. Oppure un cartello stradale con su scritto “due incroci” da abbandonare in spiaggia, di notte, sulla sedia del bagnino di Saturno.

Via Tiburtina, discesa morbida direzione Verano, svolto a destra su via Dei Sardi lasciando passare una signora evidentemente reduce dal mercato rionale prima di alzarmi sui pedali, 20 metri e piccolo contromano verso sinistra: Via dei Volsci 94.

La Palestra Popolare è appena aperta, Paolo è a bordo ring a dare gli ultimi colpi di straccio, un cenno, dev’essere stata una serata dura.
Spogliatoio. Si parla della riunione di sabato e di quante mani si debbano stringere ogni volta: “’Na vorta so tornato a casa, m’ha aperto mi padre e j’ho dato ‘a mano pur’allui, ce credi?”.

Due magliette, calzini, pantaloncini e scarpe, fasce, paradenti e guantoni che serviranno dopo. Esco, Paolo ha finito di pulire ma è ancora lì col culo poggiato sul sostegno dell’angolo rosso. Di botto sembra rinvigorito. Allora mi accorgo che non siamo soli, c’è Ivan Graziani dalle casse: Agnese. Mamma mia.
Al solito entra una bellissima luce dai vetri sul soffitto.

La corda inizia a girare intorno a me senza farsi vedere dallo specchio.

E mi accorgo come sul mio manubrio mancasse proprio Agnese. O chi per lei.

sabato 18 ottobre 2008

Ho visto anche questa

Me ne avevano parlato, ma vedere dal vivo una tipa (settantenne, truccatissima e di riflesso terribile) bere con la cannuccia un "caffè al vetro con due cucchiaini di schiumetta", provoca nel barista Cirello una serie di sensazioni indicibili e, per queste righe, incrivibili.

martedì 14 ottobre 2008

Il senso del dovere

"Nel 2008 chiuderanno 300 mila aziende: 300 mila! E le altre piccole aziende sono in mano alle banche con dei debiti che arrivano a 780 miliardi di euro. Non fallirà solo lo Stato. Falliranno le banche e ve ne accorgerete quando l'Esercito, invece dell'immondizia di Napoli, presidierà l'Unicredit e le banche vicine..."

(Beppe Grillo in collegamento diretto con la manifestazione di Piazza Navona, 8 luglio 2008).

Perchè solo chi "si innamora non deve dirlo a nessuno."

venerdì 10 ottobre 2008

His hands were gentle, his hands were strong

Ho ancora gli occhi intrecciati e le dita che continuano a scorrere più veloce di quelle di John Cusack al settimo piano e mezzo, negli archivi della LesterCorp (Essere John Malkovich – Spike Jonze, 1999).
No, fortunatamente l’alzheimer non si è ancora impossessato di me, è solo che la libreria Rinascita di via delle Botteghe Oscure ha deciso – causa rinnovo locali - di mettere in svendita (meno 50%) buona parte della sua discoteca.

Il vostro Cirello, purtroppo con qualche giorno di ritardo, era sul posto stamattina, ore undici zero zero, muovendosi tra gli scaffali che parevano quelli di un supermercato di Varsavia prima del crollo del muro (così come mi raccontava il buon Tomek), curioso e zompettante come un bambino che vede il suo bastoncino di zucchero filato prendere vita.

Ero partito dandomi venti euro di budget, saliti ben presto a venticinque e successivamente a trenta (paletto piantato) con un leggero sforamento una volta in cassa.
In breve, schematico che manco Walter Zenga durante l’esame a Coverciano, ecco le mie scelte, spesa totale 32,50 euro:

- Aoxomoxoa (The Grateful Dead, 1971)
- Live at Max’s Kansas City (The Velvet Underground, 1972)
- One Hot Minute (Red Hot Chili Peppers, 1995)
- Crossroads - The Soundtrack (Ry Cooder, 1986)
- Tic&Tac (Area, 1980)
- Live In Italia (Pete Seeger, 1977)

A questi se ne sarebbe dovuto aggiungere un altro, scovato da consumato segugio sotto agli scaffali ma "No no, quelli non sono scontabili”, ah ecco, chissà quando diavolo troverò il Koln Concert di Jarrett in offerta.

E ora il compito più difficile: riuscire a levare l’odiatissimo bollino SIAE senza portarmi appresso tutto la confezione.

mercoledì 8 ottobre 2008

Arriverà primavera?

Sul messenger, scambio di battute fugaci col Gallit:

Cirello: "Ho capito adesso la tua citazione sulla primavera che tarda ad arrivare."
Gallit: "Davvero? La volevo levare ma è sempre attuale. Non so quando levarla, di sto passo mai."
C: "Sì, non mi ricordavo che la canzone facesse così."
G: "Povera patria...infatti."
C: "Potresti sostituire la frase con altri passi della canzone."

[...] (Per non sprofondare nella tristezza si cambia discorso, direzione fantacalcio)

Gallit: "Scatenato sul mercato Mister Firpo (guarda che Acquafresca è meglio di Palladino) e pure Shevchenko è libero."
C: "Sheva non lo voglio."
G: "Prima o poi la butta dentro, ahahahah."
C: "Palladino è un mio vecchio pupillo."
G: "Quel frocio di sheva...ma Sanchez?"
C: "Poi ho un grande bisogno di titolari e punto sull'italianità."
G: "Appena Kerlon ritorna taglio Tissone."


E comunque visto che ci sono, concludo il discorso da cui è nato il tutto:

POVERA PATRIA (Franco Battiato, in Come un cammello in una grondaia, 1991)

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.

Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?

Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.

Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.

Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.

Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...

La primavera intanto tarda ad arrivare.

martedì 7 ottobre 2008

AXN è un gran canale

Non che io sia quel che si dice un cuor di leone, però sedersi a tavola per pranzo e sentirsi gli occhi gonfi quando Kit Latura (ovvero Sly Stallone in Daylight, trappola nel tunnel - Rob Cohen, 1996) si trova costretto ad abbandonare a morte certa un tipo infermo dentro a sto cazzo di tunnel mi sembra davvero troppo.

giovedì 2 ottobre 2008

Due cuori e una capanna

Uno torna a casa alle 4 del mattino, si stravacca un attimo sul divano, accende la tv e inizia a cincischiare con il telecomando nel nulla satellitare. Decide di fermarsi sul resoconto giornaliero de L'isola dei famosi, se non altro per andare a dormire con la visione celestiale del culo di Belen e invece si trova davanti questa sovrimpressione:

"Valeria Marini mostra a Massimo Ciavarro la capanna costruita da lei e Vladimir Luxuria."

Era giunta l'ora di ritirarsi sotto coperta.