Nel wine bar, seduto nella lounge zone con wi-fi free, musica chill out (ottimo il subwoofer) nel tentativo di non essere troppo out.
E' che l'altro giorno mi sono fatto un po' di autoscatti.
Poi mi hanno detto che no, si trattava di selfie.
Cirello gira per definizione
E' che l'altro giorno mi sono fatto un po' di autoscatti.
Poi mi hanno detto che no, si trattava di selfie.
CIRELLO 13:08 0 commenti
Non che cambi molto in realtà, però in un modo o nell'altro, la vita è anche fatta di date.
Così, a meno che in un prossimo futuro non si compia il diabolico piano del dottor K1, i numeri continueranno a scandire le nostre esistenze e le date a spartire i capitoli dei libri di storia.
Allora, per spiegare in due minuti 'sto 27 novembre (e parecchi anni che l'hanno preceduto) ai posteri, chiamo a parlare Glauco Benetti.
CIRELLO 19:39 0 commenti
Roma, esterno notte. Alla guida di un mezzo a 4 ruote, il non più giovane Cirello, dopo aver cambiato più volte itinerario per evitare imbottigliamenti, si ritrova sul muro torto, imbottigliato. Squilla il telefono.
M: - "Ciao Ci', ndo stai?"
C: - "Sono bloccato nel traffico, c'è un delirio ovunque: mi sai dire che cazzo è successo?"
M: - "E' che ieri ha piovuto."
CIRELLO 13:57 0 commenti
Stimolato dall'ultima coperta di lana messa sul letto, dalla pioggia presa ieri in bici e dai guanti con le dita tagliate già indossati per guidarla oltre che dalla pila di cd formatasi mentre il vento schiaffeggiava le tapparelle mettendo a dura prova le coronarie di Samantina, volevo scrivere l'ennesima, annuale banalità su quanto il passaggio alla stagione invernale scateni ancor di più - per quanto possibile - l'orso che dorme perennemente dentro di me.
Però adesso, sono seduto con la finestra spalancata alle spalle, piedi nudi, Miles Davis a palla dalle casse e Samantina allungata sul tappeto a rosicchiare la carta di una vecchia confezione di Ringo. Allora, tenendo in caldo gli insulti che usciranno dai miei futuri piedi freddi, passerei alla notizia del giorno, ossia che la fregna ("che non diventi mai un Off Topic", dicevo un Roseo saggio), dopo esser stata la testimonial di tutto lo scibile umano, dalle creme rassodanti ai problemi intestinali, dai profumi alle emorroidi, è ora passata alla "cultura", se mi passate questo termine volgare.
"Tutti facciamo le uova fritte e facciamo l'amore e fumiamo, ah, non puoi sapere quanto fumiamo, quanto facciamo l'amore, in piedi, coricati, in ginocchio, con le mani, con le bocche, piangendo o cantando, e fuori c'è di tutto, le finestre danno sull'aria e tutto comincia con un passero o un'infiltrazione, piove moltissimo qui, Rocamadour, molto di più che in campagna, e le cose si arruginiscono, i tubi, le zampe dei colombi, i fili di ferro con i quali Horacio fa le sue sculture."
(da Il gioco dl mondo, 1966 )
"Belen Rodriguez legge Cortazar", questa una delle prime notizie che mi è toccato leggere stamattina.
Che dire, magari qualche allupato della prima ora troverà la motivazione giusta per entrare in libreria e comprare qualcosa che vada oltre un certo numero di noiosissime sfumature.
Così almeno cambierà opinione sulla fregna, penso, senza essere per nulla fuori tema.
Ma lo so, sono un povero illuso.
CIRELLO 12:47 1 commenti
Goodnight ladies
ladies goodnight
It's time to say
goodbye, let me tell you, now.
CIRELLO 20:09 3 commenti
Pensavo che parlare, in questo mondo, conti più dell'ascoltare. Bisogna che me ne faccia finalmente una ragione.
CIRELLO 10:09 0 commenti
CIRELLO 23:38 0 commenti
Con il rientro per una nuova stagione di cazzotti, ricominciano anche i magnifici dialoghi da spogliatoio:
- "La prima vorta co lavorato in pizzeria c'era la fija del titolare che me la voleva da, ma je ho detto de no."
Tutti, in coro: -"Perchè?!?"
- "Perchè da pischello non volevo scopà prima de 18 anni. Ero 'n cojone, lo so, che ce volete fa".
CIRELLO 20:16 0 commenti
Sono ormai più volte che mi cito (questo è del 21 giugno 2007). Potrei iniziare a preoccuparmi.
In ogni caso, lo ricordo solo, seduto al tavolo vicino la finestra, bottiglia di acqua Nepi e un piatto di spaghetti pomodoro e basilico.
CIRELLO 01:04 0 commenti
"Cirè, il tuo problema è che non ti accontenti."
(anonimo birraiolo)
E c'era anche un'altra fortuna: una donna buona.
C'erano voluti 56 anni per trovare Linda, ed era valsa la pena aspettare. Un uomo doveva provare tante donne per trovare l'unica, e se aveva fortuna lei sarebbe stata al suo fianco. Per un uomo, sistemarsi con la prima o la seconda donna della vita è comportarsi da ignorante; non ha idea di cosa sia una donna. Un uomo deve compiere il percorso fino in fondo, e ciò non significa solo andare a letto con le donne, scoparle una volta o due; vuole dire vivere con loro per mesi e anni.
Non biasimo gli uomini che hanno paura di una cosa simile, significa mettere l'anima a disposizione di tutte. Naturalmente alcuni uomini si sistemano con una donna, rinunciano, dicono ecco, è il meglio che posso fare. Ce ne sono moltissimi, in effetti la maggior parte delle persone vive sotto la bandiera della tregua: si rende conto che le cose non funzionano in modo proprio perfetto, ma non importa, accontentiamoci, dicono, non serve a niente percorrere di nuovo tutta la trafila, che cosa danno alla tv, stasera? Niente. Bene, guardiamola lo stesso.
(Shakespeare non l'ha mai fatto - Charles Bukowski, 1979)
CIRELLO 11:23 6 commenti
A breve, quando il sole arretrerà di un passo, non so cosa succederà a chi continuerà ad utilizzare la macchina pur non avendone bisogno.
In ogni caso, passare in bici sotto al colosseo - con la strada praticamente deserta - senza rischiare di essere messo sotto da chi arriva in terza piena direzione circo massimo, è una ficata pazzesca.
Pareva una di quelle inutili ma speranzose domeniche ecologiche (..) ed invece era solo un venerdì qualsiasi. E ieri giovedì.
E poi boh, per tutti i fori, nonostante le orecchie nude, continuavo a cantare in loop "una mansarda in via Condotti: moquette, plafond, cassettoni. Giovani artisti e vecchie tardone
si realizzano nel nobile bridge."
Chissà cosa diavolo mi passava per la testa.
CIRELLO 19:45 0 commenti
Purtroppo, durante la cena, ho visto il Tg5, conduttrice Cesara "ho fatto il lifting e adesso ho una palpebra che sbarella" Buonamici.
Ora, va beh che Silvio è un maestro della comunicazione (che, ricordiamolo, è sempre un po' come dire che Pippo Baudo è un professionsita) ma cazzo, che tristezza fare del giornalismo così.
La cassazione ha depositato nel pomeriggio le motivazione della sentenza. Nel tg, giustamente, è la notizia d'apertura. Però... va bene, lo sappiamo a chi date il lavoro (lui, al limite, vi dà lo stipendio), chiedo almeno un po' di pudore in più. Se proprio avete sepolto l'orgoglio.
Vi elenco i primi 8 (otto) minuti del TG5, roba da far impallidire il Tg4 degli anni migliori:
Partono mmagini varie (faldoni, toghe e via dicendo) durante le quali, Cesara legge le reazioni dei vari avvocati di Silvio, "sentenza incredibile", "sentenza con una motivazione inesistente", "sentenza del tutto fuorviante e totalmente sconnessa dalla realtà dei fatti". E via discorrendo. Leggendo, senza pause. O meglio, con quelle concesse dalla punteggiatura del testo, di una cosa, non so come chiamarla, che pareva un comunicato stampa mandato dalla difesa dell'imputato alla redazione del tg5.
Si prosegue con 10 secondi di dichiarazione di Epifani, noto principe del foro: "non è una sentenza basata sul nulla." Mmmh, forse meno di dieci secondi.
Subito dopo è invce la voce di Silvio in persona a preseguire, direttamente da una una registrazione rilasciata a Studio Aperto nel pomeriggio, "Sentenza allucinante: c'è un caso della democrazia in Italia: se qualcuno pensasse di
eliminare il leader del primo partito italiano, ovvero il sottoscritto, e
questo venisse fatto sulla base di una sentenza allucinante e fondata
sul nulla ci ritroveremmo in presenza di una ferita profonda e
inaccettabile per la democrazia".
E cose sentite e risentite da anni. Giusto per chiudere il "panino".
Poi si cambia e si passa all'Imu, con la dichiarazione di Silvio soddisfattissimo.
Mi alzo nervosissimo, sono solo le 20e10 e in casa mia sta già uscendo il caffè. Vado a spegnere il fornello con le mani che mi prudono tipo Trinità.
Poi mi siedo davanti al computer, riguardo questa scena e scrivo le ovvietà qui sopra.
CIRELLO 21:23 1 commenti
Ok, non sono iscritto a Twitter, però noto come sia diventato come e più di un'agenzia di stampa. Così, leggendo quotidiani, siti e blog vari, mi trovo spesso di fronte a sti cavolo di "massimo 140 caratteri".
Alla luce di questo - e considerando che il romanesco, inteso come lingua, mi piace molto - vorrei fare un appello a tutti i twittettari (devo generelizzare per esigenza): la volete smettere di scrivere in romano? Che senso ha? Siete stucchevoli e fastidiosi. Mi state facendo odiare persino Petrolini.
E se non fosse ancora chiaro: m'avete rotto er cazzo.
Oppure, per dirla con Silvestri, "m'avete preso l'anima... de li mortacci vostra".
Grazie.
CIRELLO 11:25 3 commenti
Come molti di voi sanno, oltre ad essere asocialnetworkizzato (che per uno come me, coerenza a parte, è anche un clamoroso autogol), non possiedo uno smartphone.
E niente, nonostante la stima e l'amore che nutro per i miei amici e la loro intelligenza, confesso che, scena del bowling a parte, mi sono trovato in tutte le situazioni mostrate in questo video.
Allora penso che forse era meglio una volta, quando al ristorante, tra una pietanza e l'altra, rimanevo solo al tavolo a sorseggiare vino rosso mentre tutti i commensali erano fuori a fumare.
CIRELLO 18:16 1 commenti
Rientri in macchina pensando a come sia possibile che persone a cui vuoi bene non la pensino come te su argomenti "oggettivamente" indiscutibili. Ovviamente solo nella tua testa. Poi, come per magia, dalla radio viene fuori lei, perfettamnete sincronizzata dall'accensione allo spegnimento del mezzo a motore (ogni tanto serve). E tutto sommato non mi sento più così solo.
CIRELLO 03:51 0 commenti
Considerando le volte che sono tornato a casa a piedi e ubriaco, pensavo per l'ennesima volta, che al posto di Federico, poteva esserci Cirello. E probabilmente il 99% delle (poche) persone che leggono queste pagine (da lastampa.it).
CIRELLO 19:16 0 commenti
[Così, dopo più di dieci
anni, i Radiohead all'arena di Verona (Kid A/Amnesiac Tour - 2001) non possono
far altro che scendere ed accomodarsi sul gradino di mezzo del mio
personalissimo podio.]
CIRELLO 17:16 2 commenti
Passare la notte alla guida in solitaria di un furgone senza avere con sè la consueta scorta di cd (non preparati causa perenne procastinazione), né ipod (tuttora a spasso nei meandri della stanza, spero), al di là della solita, inoppugnabile, verità, ossia che la radio - al netto di rarissime eccezioni perlopiù locali - è musicalmente inascoltabile, fa venire in mente giusto un paio di considerazioni:
- "Era d'estate" di Sergio Endrigo (grazie, Radio 2) è sempre un capolavoro di verità.
- Se incontro Malika Ayane per strada, la uso come sacco, senza guantoni.
CIRELLO 18:07 2 commenti
CIRELLO 13:51 2 commenti
Dormiente sul divano in orari inconsueti. La telefonata che desta. Allora fino all'alba. Sul mare dell'est. A mangiar porchetta senza pane. Con le mani unte e i piedi nudi.
CIRELLO 11:55 0 commenti
CIRELLO 19:48 2 commenti
Questo è il modo in cui va il mondo
non puoi mai sapere
dove mettere tutta la tua fede
e come crescerà
mi solleverò
bruciando dei buchi neri nei ricordi bui
mi solleverò
trasformando gli errori in oro
questo è il modo in cui passa il tempo
troppo veloce da domare
improvvisamente ingoiato dai segni
guarda!
mi solleverò
troverò la mia direzione magneticamente
mi solleverò
giocherò il mio asso nella manica
(Rise, da Into The Wild, soundtrack - Eddie Vedder, 2007)
L'anno scorso accadde il 30 aprile. A 'sto giro molto più in là, pochi giorni prima di arrivare nel mezzo del cammin, ma ne è valsa la pena.
Con la timidezza dell'amore, del primo bacio che arriva dopo uno sguardo prolungato mentre pregusti il sapore e ne accarezzi il profumo con la consapevolezza di aver comunque aspettato troppo. Così i piedi, che indugiano nella sabbia come gli occhi negli occhi, perché sai che no, quell'acqua non si tirerà indietro. Mai. E che avrai tutto il tempo che vuoi per giocare a Ciclope.
CIRELLO 19:19 0 commenti
CIRELLO 01:19 4 commenti
CIRELLO 18:04 8 commenti
CIRELLO 17:43 5 commenti
CIRELLO 17:24 5 commenti
La bellezza di sapere che casa tua è un porto sicuro per viandanti stanchi e assetati, viene fuori ogni volta che si fa la conta degli spazzolini rimasti a far salotto nel bicchiere di fianco lo specchio del bagno.
Nella ricognizione di ieri, ad esempio, si è scoperto che nessuno degli otto spazzolini presenti apparteneva ad un membro della casa.
CIRELLO 12:44 2 commenti
"E' morto Giulio Andreotti. Finalmente disponibili i coperchi."
(da Spinoza.it)
Non male l'idea del CONI, quella del minuto di silenzio per Andreotti, dico.
Cioè, non si sono toccate vette di sbigottimento come la concessione dei funerali di stato a Mike Bongiorno, però c'è da dire che, insomma, nonostante il buio degli ultimi anni, si può dire che Giulio (lui sì) come minimo "se l'andava cercando".
C'ho pensato un po' e alla fine credo che l'abbiano fatto consapevolmente, proprio per fargli prendere una bordata di fischi e qualche vaffanculo. Dai su, ho capito che "il potere logora chi non ce l'ha" (ma inevitabilmente corrompe chi lo possiede), però non penso proprio si aspettassero che gli spettatori dedicassero un silenzio composto ad un colpevole di associazione a delinquere (di stampo mafioso, se fosse esistito il reato). Ma neanche una standing ovation tipo su Born to Run o un fiume di accendini accesi (o dovrei dire telefoni?) sulle note di Albachiara.
Forse se ne starà stato zitto Bruno Vespa, che l'aveva inspiegabilmente dichiarato innocente su Rai Uno. O probabilmente neanche lui. In fondo, da buona vela qual è, sarà in attesa di capire da dove soffi il vento.
Infine, mi chiedo se stiamo scavando oppure no e mi rispondo che almeno, al tempo, in tribunale ci si andava e ci si faceva processare, mica come adesso, dove l'imputato manda le sue pecore a manifestare come studentelli durante le occupazioni fatte di canne e limonate (e non intendo le spremute). Anzi, all'epoca arrivava la Digos e ci si poteva pure divertire. Lì manco più quella. E sprofondiamo di tristezza.
CIRELLO 15:56 1 commenti
Roma, esterno giorno. Il titolare della Festicciola è in zona Capannelle a noleggiare apparecchi (non cavalli).
Renato, capomagazziniere da diversi lustri (uno di quelli che si muove da par suo tra manfrottini e zeppette, spadini e vipere, tartarughe e binari) risponde così ad uno dei suoi collaboratori, un ragazzo di chiara origine magrebina che, in felpa con cappuccio d'ordinanza, non si spiega come noi tutti, arrapati dal sole e dagli odori della primavera, stessimo a disquisire sui massimi sistemi (l'AS Roma, soprattutto), con addosso solo una maglietta di cotone:
"Ma te lo sai perché amo Roma?
Perché quanno uno me chiede 'te da dove vieni?', io nun vedo l'ora de risponne."
CIRELLO 18:29 7 commenti
Ok, va bene che il mio cuore è biancazzurro (e non biancoceleste) e va bene pure che uno dei miei coinquilini è giallorosso.
In ogni caso, penso di poter dire "senza fallo" (per citare il presidente Borlotti), che l'inno della AS Roma - appena ascoltato a palla - è il migliore di tutti (e mo non mi ricacciate l'urlo della Kop, intendevo entro i confini nazionali).
Ecco, appunto, finisce l'inno, spengo lo stereo e bussano alla porta. E' il vicino:
"Oh rigà, me so fomentato troppo, me posso venì a vede la partita da voi?"
CIRELLO 20:49 15 commenti
CIRELLO 21:05 2 commenti
Nel delirio generale della vicenda dei due fucilieri della marina italiana, è disarmante notare come, anche dall'India, ci debbano spiegare una cosa apparentemente sacrosanta in uno stato di diritto: la separazione dei poteri.
Principio evidentemente messo in discussione da questi ultimi vent'anni, che trovano l'acme nella manisfestazione di piazza in corso adesso, in cui si sostiene, di fatto, l'improcessabilità di una persona.
Così, al giornalista che gli domandava come mai il ministro degli Esteri
Salman Khurshid avesse rassicurato l'Italia sul fatto che i due marò non
rischiano la pena di morte, il Ministro della Giustizia Ashwani Kumar ha risposto: "Come può il potere
esecutivo dare garanzie sulla sentenza di un tribunale?"
Semplice, no?
CIRELLO 18:45 7 commenti
Niente, lo confesso. Confesso che, senza pensarci più di tanto, ho appena mandato una mail con questo oggetto:
"Ecco l'img per il link bio dalla home."
E vi giuro che no, purtroppo non c'era dietro un'idea di supercazzola.
CIRELLO 14:31 2 commenti
Come immagino molti di voi, anche io, oltre a cantare (ballare no, ma quello manco in compagnia), parlo da solo.
Per dire, poco fa, mentre il sole entrava, Samantina puliva il pavimento dalla briciole di pane e Homer cercava di mandare a monte il matrimonio di Apu e Manjula travestendosi in maniera improponibile da Ganesh, mi sono ritrovato a dire:
"Ottimo Cirè, cottura degli spaghetti perfetta."
Poi ho sentito un muso indagatore guardarmi, sormontato da due giganti orecchie in posizione interrogativa. E niente, era troppo piccante per dagliene due fili.
CIRELLO 15:36 4 commenti
Una vigna ben lavorata è come un fisico sano, un corpo che vive, che ha il suo respiro e il suo sudore. E di nuovo, guardandomi intorno, pensavo a quei ciuffi di piante e di canne, quei boschetti, quelle rive - tutti quei nomi di paesi e di siti là intorno - che sono inutili e non danno raccolto, eppure hanno anche quelli il loro bello - ogni vigna la sua macchia - e fa piacere posarci l'occhio e saperci i nidi.
Le donne, pensai, hanno addosso qualcosa di simile.
(La luna e i falò - Cesare Pavese, 1950)
CIRELLO 22:56 0 commenti
Ti ritrovi ad ascoltarla nel cazzeggio più totale, suonata bene e cantata male, con il gomito poggiato su di un bancone che ti separa da qualcosa molto lontano dall'idea di bar.
E mi convinco ancor di più che in De Andrè, alla fine, il concetto di canzone minore, non esiste.
CIRELLO 03:50 1 commenti
Come tutti gli ex adolescenti sanno, ad una certa età si iniziano ad apprezzare cose un tempo nascoste dall'irruenza e dalla scarsa capacità critica tipiche della gioventù: la supremazia del cioccolato fondente su quello al latte, ad esempio. O del culo sulle tette.
Allora, pensandoci, posso dire di aver finalmente interiorizzato cosa mi facesse amare Bold as Love più degli altri leggendari brani (tipo l'intro etereo di Little Wing o la meraviglia di malinconia che è Castle Made of Sand) contenuti nello stesso album (Axis: Bold as Love - Jimi Hendrix, 1967).
Non era il Viola, né tantomeno il Blu, il Turchese da grembiule o il Giallo da canarino. L'arancione figuriamoci, non mi ha mai fatto impazzire.
Il Rosso, invece. Spavaldo, rotondo e audace (come l'amore).
Così, in un pomeriggio diverso dagli altri, ho capito cosa donasse ai nastrini tutta quell'euforia: il fiocchetto.
CIRELLO 04:11 0 commenti
Leggo questa notizia e inevitabilmente mi rivedo canterino e pedalante a girare di giorno per quelle vie di odori che resistono, alle mai troppe Peroni sotto al pergolato di Marani, o al caffè a 60 centesimi al Bar dei Sanniti, piacevole consuetudine prima dei cazzotti. O quando, dopo la meraviglia del Mandrione che sbuca sulla Tuscolana, ti ritrovi a Cinecittà, anche se non di domenica.
CIRELLO 14:08 0 commenti
CIRELLO 12:30 4 commenti
E' morto a 95 a Roma, dov'era nato il 2 settembre 1917, il maestro
Armando Trovajoli. Si è spento nella sua città qualche giorno fa, ma la
notizia è stata resa pubblica dalla moglie Mariapaola solo oggi:
"Ho
rispettato fino all'ultimo le volontà di un uomo schivo, che non amava
presenzialismi, né applausi. Non voleva pubblicizzare la sua morte né i
suoi funerali e voleva essere cremato. Solo ora che è stato fatto tutto
posso dare la notizia", ha detto.
Insomma, le doti di base che dovrebbe avere un politico. E non parlo della cremazione.
Ciao Armando.
CIRELLO 22:17 1 commenti
"La corruzione è ciò che ci fa vincere."
Riassumendo: se viene accusato prima, si vuole condizionare l'esito elettorale, se viene accusato dopo, si tenta di ribaltarlo.
Insomma, l'immaginifico è di fatto improcessabile. Non che si sia mai presentato in tribunale, intendiamoci, però si può dire che con quest'ultima vicenda, ci si avvicini a chiudere il cerchio del "noi non siamo perseguibili per legge", peraltro incitando il popolo ad una sorta di rivolta di piazza contro la magistratura. Mica un ponte o un'autostrada qualsiasi.
E quindi, dopo D'Alema (più tutti quelli che si sono succeduti) e il papa, Moretti c'ha di nuovo azzeccato. O meglio, speriamo che il popolo non sia così bue. Anche se alla fine so vent'anni che ci spero.
CIRELLO 01:17 2 commenti
Scusate se ci torno su, ma periodicamente - diciamo ad ogni elezione - mi rendo conto che nella mia cerchia di amici e conoscenti stretti (un ipotetico gruppone con cui parlo abbastanza continuamente, che non credo vada oltre la quarantina di unità), non conosco uno che abbia votato per la coalizione seconda classificata.
Allora lo chiedo a voi, che girate per social network e avete centinaia di amici: va bene che dal 2008 6,3 milioni di persone sono riuscite a disintossicarsi, ma dei restanti drogati, ne conoscete qualcuno?
Così, a fini socioantropologici.
CIRELLO 19:00 5 commenti
Mah, non credo c'entrino le elezioni. E' giusto un intervallo. Forse è perché mi devo sbriga a fa un figlio, mica so Briatore.
CIRELLO 19:58 2 commenti
E' che mi erano venute un sacco di considerazioni da fare, nella mezzoretta di ghiacciata pedalata notturna verso casa.
Poi, però, ho pensato che le stesse cose le troverete domani sui giornali, peraltro scritte molto meglio.
Allora, proprio nell'ultimo strappo (diciamo da Ponte Casilino) ho capito che c'era un'altra via - oltre alla lobotomia - per spiegare quel quasi 30% (il trenta per cento) di preferenze per il Pdl ("Lega e altri"): è stato un voto di protesta.
(Buon risveglio a tutti. E ve lo dico subito, non provateci nemmeno a fissare punti sui muri facendo lunghi sospiri. E' tutto vero).
CIRELLO 04:38 9 commenti
Dopo una quintalata di molinara, antipasti vari e agnello con patate a chiudere, è sempre bello girare per i bar di paese alla ricerca della digestione.
Però, a volte, vien da pensare che il suffragio universale non sia stata poi 'sta così grande conquista:
- Gruppo di avventori sulla cinquantina: "J vote a Berlusconi pecchè gli piace la fregna!"
- Barista, trentacinquenne, piuttosto piacente: "Esatto!"
CIRELLO 12:32 1 commenti
CIRELLO 20:45 21 commenti
Streets full of people, all alone
Roads full of houses, never home
A church full of singing, out of tune
Everyone's gone to the moon
Non so proprio su che genere andrò a parare, però state certi che, in un'altra vita, quando girerò un film, la scena madre sarà accompagnata da Everyone's gone to the moon, nella versione di Nina Simone & Piano (1969). A mio modesto parere, uno dei migliori album di sempre.
Fatevi due birre di meno e compratelo (oppure compratelo e bevetevi pure le due birre).
Ne varrà la pena.
CIRELLO 15:08 10 commenti
Non sono un tipo da compilation, neanche da playlist. E vi giuro che queste saranno le uniche due parole "non italiane" di questo post. Facciamo tre.
Sì, insomma, mi piace molto, a fine giornata, osservare la pila di cd (cazzo...) di fianco lo stereo, è come riguardarsi le immagini di una videocamera di sicurezza piazzata tra i neuroni.
Però, anni fa, in macchina, ne avevo un paio. Una era piuttosto improbabile, partiva da Elio, passava per Bowie e arrivava, in chiusura, al commento di Pizzul al gol di Del Piero contro il Messico, quando Bruno, nell'improvvisazione, riuscì a disegnare perfettamente il periodo di offuscamento del capitano bianconero: "il pallone ha un'infinita gamma di soluzione imprevedibili". Poi va beh, tornò al bar con Bulgarelli, ma il tartufo bianco era ormai servito.
Nella seconda, c'erano Dylan e Gaber, intervallati a darsi pacche sulle spalle a vicenda e contemporaneamente uniti nel costringermi ad aprire la più classica delle valigie piene di ricordi.
Credo fu la prima e unica volta, in età adulta, che piansi davanti a mia madre. E questa è una di quelle cose che non mi perdonerò mai. Insieme al fatto di non essere andato ai funerali dei miei nonni.
Ero alla guida, andavamo in montagna a raccattar salami lasciati stagionare in cantine altrui ed era un periodo, giorni direi, un po' così, di novità e partenze da una parte, di cose vecchie e arrivate dall'altra.
E quindi che ci volete fare, già mi commuovo quando muore Prima Base in Sorvegliato Speciale, figuriamoci cosa può succedere se sono io che ci sto lasciando la pelle.
Riuscii a trattenermi a stento sul penultimo pezzo (It's all right ma, I'm only bleeding) ma non potei alcunché sull'ultima traccia: così, su quel meraviglioso crescendo di storia e tamburi, indignazione e chitarre, la diga si crepò, tremò e poi crollò di fronte all'immagine dei due gabbiani ipotetici.
Tutto questo per dire che dopo pranzo mi son deciso a vedere e sentire Qualcuno era comunista, interpretata (ma son parole grosse) da Veltroni e Bertinotti (ottimo, invece, Paolo Rossi), all'interno della celebrazione officiata da Padre Fazio.
Un'esibizione che nel futuro potrebbe prestarsi ad una parodia della madonna, magari partendo dalla voce e dalla faccia dello stesso Veltroni: "qualcuno credeva di essere comunista e forse era qualcos'altro".
Così, adesso, l'unica cosa da fare è bere un tè e riascoltarsi l'originale, nella speranza di non perdere mai l'intenzione del volo.
CIRELLO 17:05 3 commenti