domenica 28 gennaio 2007

La notte che presero il vino

27 gennaio 1967. Provincia di Imperia. Hotel Savoy. Stanza 219. Qualche tempo dopo la mezzanotte. Un proiettile esce da una Pkk calibro 7.65, buca la testa di Luigi Tenco e svanisce nel nulla. Perché in testa non c’è. Non verrà mai ritrovato, nemmeno l’anno scorso, quando il corpo, ancora intatto dopo quarantanni (a quanto pare il capriccio si chiama coliquazione: la chimica ce l’ha questi numeri in repertorio), viene issato da quella fossa di Ricaldone e controllato nuovamente.
"Potrebbe essere rimasto conficcato nei muri della stanza" dice qualcuno, ma la stanza non c’è più oramai e nemmeno l’hotel. Stesso discorso per i muri, che se potessero urlare direbbero: "no no no no no".

Dalla città dei fiori,
disse chi lo vide passare,
che forse aveva bevuto troppo,
ma per lui era normale.
Qualcuno pensò fu problema di donne,
un altro disse, proprio quasi come Marilyn Monroe.
Lo portarono via in duecento,
peccato fosse solo quando se ne andò.
La notte che presero il vino
e ci lavarono la strada.
Chi ha ucciso quel giovane angelo
che girava senza spada.

E l'uomo della televisione disse:
"Nessuna lacrima vada sprecata,
in fin dei conti cosa c'è di più bello della vita,
la primavera è quasi cominciata".
Qualcuno ricordò che aveva dei debiti,
mormorò sotto banco che quello era il motivo.
Era pieno di tranquillanti,
ma non era un ragazzo cattivo.
La notte che presero le sue mani,
e le usarono per un applauso più forte.
Chi ha ucciso il piccolo principe,
che non credeva nella morte.

E lontano, lontano si può dire di tutto,
non che il silenzio non sia stato osservato.
L'inviato della pagina musicale scrisse:
"tutto è stato pagato".
Si ritrovarono dietro il palco,
con gli occhi sudati e le mani in tasca.
Tutti dicevano: "io ero stato suo padre",
purché lo spettacolo non finisca.
La notte che tutti andarono a cena
e canticchiarono la "Vie en rose"
chi ha ucciso, il figlio della portiera,
che aveva fretta, che non si fermò.

E così fu la fine del gioco,
con gli amici venuti da lontano
a deporre una rosa sulla cronaca nera,
a chiudere un occhio, a stringere una mano.
Alcuni lo ricordano ancora, mentre accende una sigaretta,
altri ne hanno fatto un monumento,
per dimenticare un po' più in fretta.
La notte che presero il vino e ci lavarono la strada,
chi ha ucciso quel giovane angelo,
che girava senza spada.


(Francesco De Gregori, Festival, in Bufalo Bill, 1976)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...E quel gibbone ignudo che ruminava 'na mela! Mah..
L'altra sera l'ho incontrato, mezzo bresco(come si dice da 'ste parti)ed incorniciato da un improbabile
ciuffo platino; ma, complice forse il luppolo che ormai dettava il mio jingle encefalico, non ho saputo produrmi in nulla di meglio di un "Ciao Lucio!Ciao bello.." di verdoniana memoria. (Borotalco)

Sor Vichi

RadioLollo ha detto...

Lascia che sia fiorito
Signore, il suo sentiero
quando a te la sua anima
e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare
quando verrà al tuo cielo
là dove in pieno giorno
risplendono le stelle.

Quando attraverserà
l'ultimo vecchio ponte
ai suicidi dirà
baciandoli alla fronte
venite in Paradiso
là dove vado anch'io
perché non c'è l'inferno
nel mondo del buon Dio.

Fate che giunga a Voi
con le sue ossa stanche
seguito da migliaia
di quelle facce bianche
fate che a voi ritorni
fra i morti per oltraggio
che al cielo ed alla terra
mostrarono il coraggio.

Signori benpensanti
spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi
Dio, fra le sue braccia
soffocherà il singhiozzo
di quelle labbra smorte
che all'odio e all'ignoranza
preferirono la morte.

Dio di misericordia
il tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto
per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto
con la coscienza pura
l'inferno esiste solo
per chi ne ha paura.

Meglio di lui nessuno
mai ti potrà indicare
gli errori di noi tutti
che puoi e vuoi salvare.

Ascolta la sua voce
che ormai canta nel vento
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.

Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.

---

serve che scriva autore e titolo?

Anonimo ha detto...

purtroppo sono troppo poche le persone che riescono ad esordire così, con la consapevolezza di una "preghiera in gennaio".
cy