domenica 21 gennaio 2007

Si difende da solo

Uragani, secchiate d'acqua, tepore invernale, pioggia col sole, la strega che si pettina i capelli, mancanza di ghiaccio, alluvioni, terremoti, maremoti, fulmini, saette, miccette, raudi, stelle filanti, tuoni, temporali, super santos, fischiebumm, pirat, zeus, Pollon combina guai, fumetti hardcore, tempeste di sabbia e lampi silenziosi.
Signori è ufficiale: il clima è impazzito. Ho almeno così si ostinano a dirci giornali e televisioni.
"Perchè scrivere montagna assassina e non alpinista pirla?" si chiedeva Beppe Grillo in un vecchio spettacolo. Appunto.
Incolonnato per diverso tempo dentro una scatoletta di lamiera emittente monossido nel venerdi pomeriggio di via Flaminia Nuova, pensavo alla definizione di pazzia. Tornato a casa, a darmi manforte c'erano Giacomo Devoto e Giancarlo Oli, pagina 811:

1. Nel linguaggio comune, qualsiasi forma di alterazione, permanente o temporanea, delle facolta mentali (dar segni di p.; esser colto da p.)

2. Atto o comportamento sconsiderato o temerario (si teme che un giorno o l'altro possa commettere qualche p.; sarebbe una p. affrontare la montagna con questo tempaccio!)

Chi è il pazzo a questo punto?

5 commenti:

vaccamobile ha detto...

proprio oggi la mamà mi raccontava della sua vecchia amica Rita completamente impazzita che dal parrucchiere avrebbe offerto in mattinata a mia madre uno dei suoi splendidi quadri a soli 400.000 euro assicurandole che avrebbe potuto sistemare figli e nipoti con un simile investimento...
alle 02.04 il buon ciro terminava la sua ricerca sulla pazzia...
alle 02.04 mia cognata terminava il travaglio e metteva al mondo la piccola chiara, sorella di arianna, che mi chiama "zio matto"...
ora posso dormire sereno: nella mia pazzia c'è del metodo.....

Anonimo ha detto...

piu' che alpinista pirla opterei per alpinista sbadato...

stessa cosa vale per il mare.
Se l'alpinista non fa ritorno a casa il piu' delle volte è perchè vittima di una frana o di una valanga...in quei casi dargli anche del pirla sarebbe eccessivo, cornuto e mazziato.
lo stesso per un pescatore che vittima di maremoto rimane sul fondale..la natura fa brutti scherzi e grillo a volte mi fa girare le palle!!

montelli

Anonimo ha detto...

non è questione di scherzi. la natura vive la sua vita. se esci con mare forza 8 non è colpa del mare. se provi un'arrampicata con 30 gradi è facile che un cumulo di neve si stacchi e ti travolga. tutto qui.

Anonimo ha detto...

ma se vieni sorpreso da una valanga non è colpa tua...
se il clima impazzito "oggi c'è il sole, le previsioni danno bel tempo" si scatena la tmpesta e tu sei in mare non è colpa tua...


montelli

Anonimo ha detto...

quante volte la valanga la cusiamo "noi"? quante volte hai sentito dire al Tg "gli era stato sconsigliato perchè faceva troppo caldo, era possibile che si staccasse quel blocco di neve"?
E poi in mare se c'è bel tempo lo sai, e sai anche il tempo necessario alla tua barca per tornare indietro in caso di brutti incontri.
In poche parole, sto aprlando del famoso "rischio calcolato": se rischi (e la parola dice tutto), non ti lamentà.
Se muori durante una gara di sport estremo, non te la piglià con la sfiga, piglaitela con te che ti stai buttando col paracadute filo filo alle rocce per aprirlo a pochi metri dal suolo.
Prendiamoci le nostre responsabilità. Tutto qui.