martedì 17 aprile 2007

Ermetismo

Si sta come, d'autunno, sugli alberi, le foglie.
(Giuseppe Ungaretti - Soldati, 1918)

Non fosse stato per un paio di sogni turbolenti (ho detto sogni, non incubi) che non avrei dovuto fare, la nottata appena trascorsa era iniziata con il sorriso sulle labbra, complice quel genio dell'essenzialità che di nome fa Francesco Tullio-Altan:

- Moglie, seduta sul divano, faccia annoiata: "Dove vai?"
- Marito, camminando con l'aria di chi non ne può più: "A orinare. Puoi trovarmi al sito: www.cesso.it."


- Un tipo, guardando indietro con circospezione: "Perchè mi segue?"
- L'altro, immediatamente dietro, gli occhi di chi non sa: "Speravo che lei andasse da qualche parte."


Poi, complici i disturbi onirici di cui sopra, il risveglio non è stato dei migliori. Ma chissà, forse è solo colpa della carbonara di mezzanotte e trenta.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Assunciòn, portame 'na pera!
Che me scioglie er mantecato
de mamma...Però so' boni!
(Mù, mù, mù...)

Sor

Anonimo ha detto...

a cirè....adesso pure a me come il mone, "la dignità" non permette di leggere l'intero post....
baci di sole...e speriamo che rimani, non sono abituata a metereologie caraibiche..
claud

Anonimo ha detto...

ma che tenet, li combiuter fuffi??

Anonimo ha detto...

ngul...chi ti ding'a di'.....
..... e ppur' je nu mec!
Claudio!