giovedì 22 maggio 2008

Reds and Blues

Non ero per niente teso, mi stavo gustando lo spettacolo di una di quelle partite che fanno dimenticare i milioni buttati, i giocatori col numero 45 o con il 9+1 sulla maglia, lo spezzatino, i diritti televisivi che vincono, i tifosi costretti a rimanere a casa, le telecronache strillate senza motivo.
Poi arrivano loro, arrivano ‘sti diavolo di rigori, inquadrati finalmente come devono essere inquadrati, con la camera che schiaccia la porta, in prospetto, e la schiena del tiratore in primo piano.
Senti i polmoni che si gonfiano e un leggero pizzicore nello stomaco: eccola qui, la signora tensione. Mi tiro su con la schiena, il sedere al limite della seduta nel pensare di dover tirare quella palla che scotta e pesa un’infinità, con il portiere che sembra Golia e la porta piccola piccola, “lo tiro lì, anzi no” con i muscoli facciali allo spasmo e dispiacerti perchè le uniche due donne presenti in sala non capiranno mai di cosa sto parlando, dall’alto del loro continuo, irrispettoso chiacchericcio.

Piove, gli occhi si appannano, Ronaldo si ferma, poi riparte. E sbaglia, ancora una volta. Cech para come sa, lo spilungone dall’altra parte come non sa.
Drogba si è fatto cacciare da stupido, “Se il Chelsea perde ai rigori se lo ricorderà”, sentenzio, e così sarà, perché con lui in campo, John Terry, il capitano, non sarebbe mai andato sul dischetto.
Il capitano, il simbolo dei blues, partita perfetta la sua, non sbaglia una diagonale che è una, chiude tutto, persino con la testa, sul tiro a botta sicura di Giggs.
Che ne sapete voi donzelle sul divano del significato del capitano? Che ne sapete del valore che ha quella fascia per un fedelissimo, il simbolo della squadra? Come fate a non emozionarvi di fronte a questa vicenda?
Poi una zolla più viscida delle altre, proprio alla sinistra del dischetto, dove il piede d’appoggio dovrebbe essere stabile, parallelo al pallone. La caviglia si gira, scivola e fila via nel nulla della terra bagnata, ne esce un tiro sbilenco che scheggia il palo esternamente e finisce a disegnare chiazze sulle pozzanghere.
Il mercenario sbaglierà quello decisivo, ma rimarrà solo nelle statistiche.
Solo lo sport riesce a scrivere queste sceneggiature.

Un gioco, lacrime e sorrisi che non si dimenticheranno mai, inchiodate sul cuore con i tacchetti. Solo un gioco, come l'amore, forse un po’ meno crudele. Ma che mantiene vivi.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Cirello,
piena solidarietà sull'irrispettosa estraneità femminea: dico solo che dopo la loffa del bel Ronaldo (ed il sottoscritto ormai con il cuore a Fulham) mia mamma ha dirottato su Mentana e la Franzoni! Almeno dalle tue parti ci sarà stato un allettante dopo partita..
Ah, una piccola curiosità da un calciofilo della domenica (oddio, sempre meglio che del lunedì come Montelli..) a uno come te che da lustri gira pe' night: ma è valido un rigore tirato interrompendo la corsa (mi riferisco ovviamente all'idolo delle zoccolette)? Evidentemente si, visto l'esito, ma credevo di ricordare una situazione analoga passata..

Sor dal plastico di Cogne

Anonimo ha detto...

Sono sempre io (il paninaro),
chiedo scusa ma solo rigustando la cronaca cirelliana ho notato quel maestoso epilogo: "Solo un gioco, come l'amore, forse un po’ meno crudele. Ma che mantiene vivi."
Classic Cirello.
(O', ma mi vù spiegà 'ssu rigore a mezza corsa?)

Anonimo ha detto...

regola 14 del regolamento
"L'incaricato, che dovrà essere chiaramente identificato dal portiere avversario, dopo il fischio dell'arbitro e, senza interrompere la propria eventuale rincorsa, eseguirà il calcio di rigore calciando il pallone in avanti."

"Il calciatore incaricato del calcio di rigore infrange le regole del giuoco:
- se viene segnata una rete, il tiro sarà ripetuto.
- se non viene segnata una rete, calcio di punizione indiretto nel punto in cui è stata commessa l'infrazione."

in questo caso, avendo sbagliato, e, trattandosi della fatidica Lotteria il calcio di punizione non ha luogo di esistere, ergo, giustamente, lo prende nel culo C.Ronaldo...

detto ciò

siamo nella pornografia del calcio, dove oramai anche dagli 11 metri abbiamo i "fenomeni" che devono fare le loro mossettine del cazzo prima di calciare...

concludo con un

pilingul!


montelli, con un passato da direttore di gara di sole 3 partite, sospeso dall'AIA per assenze ingiustificate alle riunioni tecniche obbligatorie per la durata di mesi 6.

Anonimo ha detto...

Suppongo causa ubriachezza (molesta)..

Anonimo ha detto...

Io che sono un discreta pippa a giocare, e Cirello può confermare, fin da bambino nei pulcini della Sarzanese mi ero allenato particolarmente a battere i calci di rigore. Forse traviato dal football americano di quegli anni, Jerry Rice e Joe Montana per intenderci, mi volevo specializzare nella specialità dei calci di rigore, sognando di entrare in partita per segnare un penalty al 60 esimo (i tempi erano di 30 minuti l'uno). Diventai il più bravo della squadra, nonostante fossi una discreta pippa nel resto, e questa qualità mi era riconosciuta dai miei compagni, non dal mister Prati (gabbia, pressing, sceneggiata dentro l'area di rigore e bestemmie ad indirizzo dell'arbitro, un allenatore con tutti i crismi dell'allenatore anni 80'), perchè diceva che si li piazzavo bene, ma li tiravo mosci come il belino d'un vecio. I rigori vanno tirati forti e centrali diceva. Cristiano Ronaldo non l'avrebbe mai tirato ci fosse stato Prati ad allenarlo, forse.
Gallit

Anonimo ha detto...

riprendo la rubrica robbiellana "come una rustella a colazione"
ma di video marta non mi dici nulla?!?!
ngulo
il nuovo fenomeno della rete!

forse però è più robbba da sor...


montelli

Anonimo ha detto...

Premesso che ho appreso di 'sta Marta dal talent scout Montelli, io continuo a preferire forza Chiara!
O, al limite, Letizia. (O, al limite, Pinocchio..)

Sor che chi lascia la strada vecchia..