lunedì 5 maggio 2008

Gli amori di una volta

Scusate l'assenza ma il sole spinge fuori. E in questi casi le mani addosso me le faccio mettere volentieri.
Neil Young accompagna i polpastrelli Out on the weekend (in Harvest, 1972), peccato che sia lunedì.


Ritorno rapido comunque, solo per condividere la gioia di aver ascoltato di nuovo il Blasco di un tempo, quello che io, già membro (lasciate da parte il senso biblico) dello storico fanclub di Bologna, avevo imparato a conoscere da Fronte del Palco, doppia cassetta che il prode fratellone custodiva prima di passare incautamente ai ritmi odiati dell'hip hop, yeah, from east to west coast, giassò che giassai che e robe simili.

Il minimalismo, l'ironia, il non detto, il pensiero di un attimo, la stronzata che nasce intorno al tavolo e finisce sulla carta per non morire, il lasciarmi lo spazio per completare il quadro.
No so se Carver o Ellis avrebbero saputo far lo stesso:

"E adesso che non ho
Più il mio motorino
Che cosa me ne faccio
Di una macchina

Adesso che non c’è
Più Topo Gigio
Che cosa me ne frega
Della Svizzera"


(da E adesso che tocca a me, in Il mondo che vorrei, 2008)

20 commenti:

Anonimo ha detto...

ma sei andato a qualche tipo di concerto oppure hai messo le cassettine nel mangianastri e ti sei lasciato cullare? o meglio, o peggio, hai semplicemente acceso il pc e sei partito col blasco?

comunque

imola resta il top dei concerti fatti.
le bottiglie di guizza finite troppo presto, i gingelli aggrediti con troppa fame, le gocce dell'idrante che arrivavano troppo tardi, che poi al concerto non siamo andati neanche troppo presto, che il sole mi ha ustionato la pelle, che le palle sudavano che mi sono uscite le bolle tra le cosce, che quando è iniziata "tu si che sei speciale" ho gridato "tu si che sei speciale, che quando ha fatto jenny è pazza ha detto "e ora una canzone mooolto vecchia" che il panino post concerto mi ha rimesso al mondo, che la macchina nel sottopassaggio dell'autodromo ha scelto il momento peggiore per passare, che il treno per il ritorno l'abbiamo preso al volo, che abiatavamo in via beniamino gigli, che la matta al piano di sotto chi sa che fine ha fatto?

montelli che va a giocare l'ultima di campionato convinto ancora che l'equatore non abbia vinto

Anonimo ha detto...

beh sì, se vogliamo parlare di questo, comunico che anche per me vasco al primo imola rimane il top dei concerti ai quali - per dirla alla rino tommasi - "mi sia mai stato dato modo di assistere", e ci metto insieme pure i radiohead all'arena di verona nel 2001.

in entrambe le occasioni giornate assurde, sarà forse per questo che...

montè, non arrivammo neanche troppo presto cor cazzo...io ricordo che prima di mezzogiorno eravamo già belli in pista col sole bello spavaldo e noi ad arrostire sull'asfalto dell'autodromo con poche ore di sonno sulle spalle (osteria dell'orsa?) e molto liquido in più a far compagnia al sangue.
certo, per quanto riguarda i ginghelli col neo papà ciacco non si può scappare.
e poi sì, l'acqua che finisce tipo dopo un'ora dal nostro ingresso a conferma che la sappiamo davvero lunghissima.
il medley acustico, massimo riva ancora a ridersela dai suoi 50 chili di corsa verso il microfono per gridare "l'angolo della posta".
il microfono che cade durante siamo solo noi.
jenny e sally una di seguito all'altra. un bordello di gente e la bellezza di aprire l'anno dopo la copertina del cd e indicare col dito un punto in mezzo al fiume di gente fotografato dall'alto: "ecco, ero più o meno qui". e gasarti perchè eravamo belli avanti in mezzo a quell'accozzaglia di generazioni.

io ancora col fisichetto, montelli in versione jovanotti, ciacco da arrestare all'ingresso e la signora in splendida versione pippo inzaghi.
basta, prima di cambiare post, metterò la foto che ci ritrae, la ricordo magnifica.
la ritrovo, scansiono e pubblico.
cy

Anonimo ha detto...

e si eh, arena di verona 2001 serata mitica...ti ricordo che quella sera ti si scaricarono le pile della macchina fotografica...uno dei pochi ricordi è la fototessera che porto ancora con me nel portafoglio più quel particolare di me devastato seduto nei pressi dell'adige...io tu e la mamma carlotta...altri tempi...e poi l'unico posto di sinistra in quella verona dei leghisti e dei nazi dove il tramezzino costava 1000 lire e il vino più o meno altrettanto....il 17 giugno cirè li torno a vedere, i radiohead, sempre in un'arena,questa volta non in quella scaligera, ma nella civica di milano...

Gaddo

Anonimo ha detto...

...verona deficia di figa...

G.

Anonimo ha detto...

gingol in treno e poi in 6 in macchina di sconosciuti per raggiungere la città, la fototessera la conservo anch'io ovviamente. in piedi per tutto il concerto, l'incontro col berga e peo che tentano il ritorno in treno senza biglietto (noi solo fino a bologna). l'attesa interminabile dell'arrivo del convolgio, il lungo adige che mi sente cantar de andrè, fake plastic trees da brividi, il dj malato prima del concerto che mixava suoni della natura, l'acquisot della maglietta nera con colletto e maniche rosse, lo scambio di gingol con i vicini di gradoni.

eh beh,
cy

Anonimo ha detto...

andiamo con bondi alla cultura!! a ensarci bene lui stesso si definisce poeta..

Anonimo ha detto...

e andiamo con un altro editto bulgaro!!!Paolo Guzzanti consiglia a berlusconi di recarsi nuovamente a sofia per ripulire la rai!!!

Gaddo

Alessandro Vichi ha detto...

Gaddo ne "La vita agra" che mette fuoco al Pirellone! Qui, intanto.. mitte fore!

Gianluca Iarussi ha detto...

Ciao
fantastico questo blog...ma qualcuno di quelli che lo frequentano è pescarese?

ciao e complimenti per i posts

Anonimo ha detto...

ngulo cirè...hai svoltato!


montelli

Anonimo ha detto...

beat a te, Ciré!!!

Anonimo ha detto...

come promesso, ecco la magica foto in questione:
autodromo di Imola, 20 giugno 1998.
mamma mia che giovani di belle speranze..

cy

Anonimo ha detto...

ngulo...questa è robba da onanisti!
che cazzo di chioma!

montelli

Anonimo ha detto...

cribbio, i dieci anni trascorsi si sentono tutti!
a parte Ciacione (ora più modestamente Gigi di Sambuceto), pure pel di carota (nonchè nipote di osmi carni) era in gran forma!

sign

Anonimo ha detto...

per chi non fosse della riviera adriatica, in piedi da sinistra:
il neopapà Ciacco, il titolare della Festicciola Cirello, l'avvocato nonché stopper con l'attitudine da centravanti La Signora, e mister Montelli in evidente omaggio a Red Ronnie.

cy

Anonimo ha detto...

scusa, ci fai una foto?

rbl

Anonimo ha detto...

se non ricordo male, trattasi di autoscatto

montelli

Anonimo ha detto...

ma che autoscatto, e dove l'avremmo poggiata la macchinetta, sul muso della ferrari in pole?

Anonimo ha detto...

Sole, whisky.. e sei in pole position!

Anonimo ha detto...

Dimmelo te
Quello che conta
Cosa succede intorno a me
Che cosa "importa"
Io non riesco neanche più
A capire che cos'ho
E se non viene un angelo
E se non nasce un rock'n'roll

(da Dimmelo te, in Il mondo che vorrei, 2008)