giovedì 4 febbraio 2010

Lo statista

"Ma come farà a essere israeliano con gli israeliani e palestinese coi palestinesi? Ad affermare, davanti a Netanyahu, che bombardare Gaza fu «una reazione giusta» e due ore dopo, davanti ad Abu Mazen, che le vittime di Gaza sono paragonabili a quelle della Shoah? Zelig si limitava a cambiare faccia, a seconda dell’interlocutore da compiacere. Ma questo è un uomo in grado di cancellare il tempo e lo spazio. Riesce a stare con il pilota dell’aereo che sgancia le bombe e nel rifugio sotterraneo con i bombardati. In contemporanea, e dispensando a entrambi parole di comprensione. Nella sua vita precedente insegnava ai venditori di pubblicità a essere concavi coi convessi e convessi coi concavi. Una volta li sfidò a salutare cinquanta clienti, trovando un complimento per tutti. Solo stringendo la mano al cinquantesimo, un uomo brutto e sgradevole, rimase perplesso. Poi gli disse: «Ma che bella stretta di mano ha lei!».

Molti hanno letto quei manuali americani che insegnano a infinocchiare il prossimo in 47 lezioni. Ma solo lui ha il fegato di applicarne il precetto fondamentale: credere sempre a quel che dici, anche quando è il contrario di quel che hai appena detto. Una tecnica che evidentemente funziona persino con le vecchie volpi mediorientali. Come farà? Vorrei tanto chiederglielo, se non fosse che lui nel frattempo si è già spostato nella basilica della Natività, a Betlemme, dove sta raccontando ai frati una barzelletta sulla Madonna che avrebbe preferito una femminuccia. A quel punto mi arrendo."


(Massimo Gramellini, La Stampa, 4 febbraio 2010)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

infinocchiatore di una disarmante ignoranza. ecco un altro esempio del senso di berlusconi per il medio oriente http://www.youtube.com/watch?v=DRfs45XzVxc

la democrazia è faticosa.
l.

Anonimo ha detto...

Ma i grandi ignoranti non saremo mica noi? Sia nel senso di participio presente nei confronti di cosa era, è, sarà della realtà in cui viviamo (viviamo... si fa per dire); sia nel senso di erudizione o accumulo di informazioni inutili, e che dunque poco differenziano da chi quelle stesse non le ha mai acquisite.

Scusandomi anticipatamente con quelli cui risulterò il solito fessacchiotto fastidioso,

Sor

Anonimo ha detto...

personalmente mi ritengo un grande ingorante su di una miriade di cose.
ora, fermo restando che accumulare informazione di qualsiasi tipo non è (per me, s'intende) mai inutile (perché tutte le cose - informazioni - in un modo o nell'altro sono comunicanti tra loro e dunque servono a formare un'idea d'insieme e a creare consapevolezza. come la geografia per esempio, che non serve solo per sapere dov'è situata la georgia), qui si critica una persona che dovrebbe sapere in scioltezza le cose di cui va parlando, queste cose specialmtente, che sotto - ma neanche troppo sotto - nascondono una marea di altre cose, nel senso che abdullah in luogo di hezbollah (detto con quel tono poi) non lo considero proprio un innocente lapsus.

sono stato farraginoso, lo so, ma vengo da un ottimo pranzo da dino express (con la signora peraltro: una pasta e ceci, uno gnocco con sugo di castrato, un bollito in salsa verde e un arrosto di maiale entrambi con patate, un boccia di vino bianco, una d'acqua - intonsa - e una di limoncello lasciata sul tavolo. 30 euro totali.)

cy

Anonimo ha detto...

Berlusconi va a teatro ma lo spettacolo non c'è


ROMA - Sembra una delle sue barzellette, invece è successo davvero e proprio a lui. Silvio Berlusconi è andato a teatro ma ha trovato una convention di una società che si occupa di protesi. Un po' indignato, ha rilasciato qualche dichiarazione sulla Fiat ai cronisti che, informati della sua presenza, lo aspettavano all'ingresso, poi se n'è tornato a casa.

Il presidente del Consiglio è arrivato a sorpresa al Teatro Salone Margherita, conosciuto come Il Bagaglino televisivo. Però la sala, che viene affittata anche come location per eventi di altra natura, era stata requisita per la cena sociale di una società di implantologia osteointegrata, una società scientifica che si occupa di impianti di protesi, e dunque lo spettacolo, dal titolo Polvere di stalle, con Pippo Franco, Martufello e Monica Riva, è andato in scena solo per la prima parte.

Al presidente del Consiglio però interessava soprattutto la seconda, che si intitola Il Silvio sparito ed è - si legge sul sito del teatro - una minicommedia da cabaret, "che parte dall'ipotesi surreale che Silvio Berlusconi un giorno, bello o brutto a seconda dei gusti, non si trovi da nessuna parte e sia, per l'appunto, sparito. Un'ipotesi - si legge ancora - dai risvolti imprevisti, comici, bizzarri, in cui gli equilibri improvvisamente si sparigliano e il bandolo della matassa sembra non trovarsi più".

Il premier è rimasto nella sala solo pochi minuti. Giusto il tempo per far recapitare al regista e suo amico, Pier Francesco Pingitore, un messaggio: "Ditegli che verrò la prossima settimana, appena avrò tempo, a vedere tutto lo spettacolo".

Anonimo ha detto...

Che posto è Dino express Cirè?
Ottimo direi, ti danno pure la lingua nel bollito?

Il problema è che, secondo me, quello sa di cosa parla, ed è pure informato. A molti è sfuggito che il giorno prima davanti al Knesset, ha detto quello che in 60 anni nessun politico italiano si era mai sognato di dire, neanche i post PCI al governo, cioè che l'Italia aveva in parte riscattato l'infamia della leggi razziali grazie alla Resistenza. Ve lo giuro, ha detto così. Alla fine della giostra rimane solo una conclusione: questo è un paraculo, sopra ogni altra cosa, è un grandissimo paraculo, e giustamente è il presidente di almeno 30 milioni di paraculi che in questo paese ammirano la sua capacità infinita di essere paraculo. Quando racconta le sue bugie compulsive, e si contraddice, i milioni di paraculi che capiscono che sta facendo il paraculo, gioiscono, e pensano, quello si che è un vero paraculo.
Non c'è gioia più grande per un paraculo di avere il noplusultra dei paraculi a capo del proprio paese di paraculi.
Poi, per forza di cose, se vendi qualcosa, e la tua merce non è la migliore, per piazzarla devi saperla vendere, e se sei un paraculo già parti avvantaggiato.
Come vorrei essere un super eroe della Marvel certi giorni.
Gallit

Unknown ha detto...

Caro Cirello
da bravo comunicatore, fammi un bell'approfondimento sul fenomeno che in questi giorni sta sbancando le sale di mezza italia

Paranormal Activity

dunque, premetto che sono andato a vederlo, e da buon cacasotto quale sono, mi sono smerdato le mutande...

ma leggevo oggi dei deliri che stanno succedendo tipo a napoli, dove una ragazza è stata ricoverata in ospedale, mentre altri hanno lasciato il cinema in ambulanza...

vai cirello, vai!

montelli

Anonimo ha detto...

io ti posso dire che ogni film che in teoria doveva far danni a me e alle persone normali non ha provocato alcunché.

è chiaro che sobbalzi, è una questione di chimica, ma detto questo, non credo ci sia molto da aggiungere.