mercoledì 14 aprile 2010

Vagli a spiegare che è primavera

In breve, la notizia è questa:

un anonimo imprenditore di Adro, in provincia di Brescia, ha saldato il debito contratto da alcune famiglie del paese con la mensa della scuola che era costato l'esclusione di alcuni bambini dai pasti. L'imprenditore ha scritto una lettera nella quale critica i suoi concittadini e soprattutto la politica.

La lettera che accompagnava il denaro è questa qui.

Dal canto mio, ad una prima lettura posso solo dire di non essere d'accordo con questo passo:

Io sono per la legalità. Per tutti e per sempre. Per me quelli che non pagano sono tutti uguali, quando non pagano un pasto, ma anche quando chiudono le aziende senza pagare i fornitori o i dipendenti o le banche.

No, non sono tutti uguali manco per il cazzo.
Se in "quelli che non pagano" si vuole buttar dentro anche chi ruba per necessità, allora non ci sto, perché (fermo restando che è più difficile essere delinquente che poliziotto) sono convinto da un tempo sufficientemente lungo per non farmi cambiare idea, che sia "un delitto il non rubare quando si ha fame".

5 commenti:

Anonimo ha detto...

tajt ssi capill

Anonimo ha detto...

gli ho tagliati ieri!
più bocce per tutti!

Anonimo ha detto...

Siamo d'accordo. Rimane però il bel gesto.
fredo

Anonimo ha detto...

Secondo me Cirello, si è espresso male il tipo.
Voleva forse dire che gli imprenditori messi con l'acqua alla gola, che veramente sono stati distrutti dalla banche, provo ad interpretare, hanno la sua compassione, come chi non riesce a pagare la mensa. Diciamo che si è avventurato in un paragone che poco c'entra con le motivazioni del suo gesto. In quel caso si tratta di bambini le cui famiglie non pagano, (da vedere chi non paga e non ha i soldi, e chi non paga mentre i soldi li ha, questi non sono uguali, manco per il cazzo..)
gallit

Unknown ha detto...

E soprattutto, se non ricordo male, la mensa non è obbligatoria, per cui potresti anche fare un passo della tua portata e non più lungo della gamba...