lunedì 26 luglio 2010

E Nina mò la chiameno "Nelly"

Il fatto che tutti voi siate a conoscenza dell'esistenza di queste due, ormai diventate una sorta di simbolo - settimanale - della romanità (e qui potrei aggiungere "me cojoni"), è già di per sé un fatto interessante e in qualche misura esplicativo di parecchie cose. E quindi, per la vostra gioia, potrei fermarmi qui. Invece no.

Perché, l'altra sera, su DA DA DA (programma estivo Rai che mescola, a tema, fior di repertorio televisivo e cinematografico nazionale) ce n'erano altre due. Di romane, dico.

Ora, niente da dire sulle prime due ragazze, anzi, sono tra quelli che "me fanno taja'", è solo che mi prende sempre un magone quando vedo ste cose, tipo le - prime - pagine dei giornali e i telefonini che le fotografano all'entrata in spiaggia, lì al "fabberbicce", nei giorni successivi.
Insomma, quel meccanismo ormai logoro e noioso e ben collaudato che caratterizza 'sto mondo, più volte ripreso da varie latitudini su queste pagine.

Morale abbastanza triste e scontata direte voi, ma che volete, al solito m'è venuto naturale scuotere la testa e pensare semplicemente che, un po' come per il bufalo e la locomotiva, "la differenza salta agli occhi". E insomma.

Magari ne riparleremo quando verrà loro assegnata qualche carica istituzionale.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ecco, questo è un link a suo modo interessante:

http://speciali.espresso.repubblica.it/papi-girl/?ref=HREC1-12

Anonimo ha detto...

"me fanno taja'" vuol dire che ti fanno sangue!?

montelli che se taja...

Anonimo ha detto...

è no, che fanno ridere.