lunedì 7 novembre 2011

Lo scettro posticcio

“Il suo pensiero non conta nulla. Gli italiani sanno che è una supermiliardaria e non è che la gente si lasci irretire da questi satrapi ricchi e viziati."

(Il genio di Carlo Giovanardi, parlando di Madonna, la cantante, intendo.)


Non che avessi avuto mai avuto dubbi. Dal ' 94 fino ad oggi, dico.
Però, per onestà - e beninteso, per assurdo - ogni tanto mi chiedevo se in fondo non stessi sbagliando io, con tutto questo accanimento verso un ricco maleducato.

Ovvio che poi, dopo un breve e rapidissimo sunto di questi anni, tutte le mie idee tornassero al loro posto, anche perché ogni giorno che passava veniva aggiunta una chicca (che so, costruire casinò e campi da golf a Lampedusa) alle consuete smentite e bugie da seconda elementare (la nipote di Mubarak, la famiglia Tarantini in difficoltà), alla serie infinita di figure di merda internazionali (il kapò, le corna durante la foto ufficiale, "mr obaaaaaamaaaaaaaa!", il cucù, "le doti da latin-lover", il baciamano al Colonnello e via dicendo, ben riassunte, anche se non tutte, qui) e soprattutto, alla nullafacenza politica, eccezion fatta per le innumerevoli leggi e leggine che, non me ne vogliano i relatori (Cirami, Maccanico, Gasparri, Cirielli, Pecorella, Alfano) potrebbero tranquillamente prendere il nome del beneficiario (o "dell'utilizzatore finale", se preferite) con accanto un numero cardinale crescente, a partire dal 2, visto che la numero uno (e qui viene da rimpiangere Paperon de Paperoni), è datata 20 ottobre 1984. Anche se forse nessuno si aspettava che dall'A-Team, Drive-in e Magnum P.I. si sarebbe arrivati alla miseria di cui siamo testimoni.

Insomma, nonostante tutto questo, vi dirò che alla fine, sarà per umana pietà di cui non mi vergogno, mi dispiace quasi vedere l'ultima, ennesima imbarazzante conferenza stampa a Cannes, piena di ribaditi concetti da adolescente (i ristoranti pieni) e bugie da Pierino (non leggo i giornali) e soprattutto di mancanza di fiducia verso se stesso, quella che i venditori come lui (che "volevano fare l'Italia come il Milan") in primis dovrebbero avere. E invece no, non più.

Adesso la spavalderia lascia spazio alla faccia stanca e agli occhi che guardano il tavolo, alla penna in mano che non ispira più cerchi e sottolineature del nulla, ai movimenti nervosi delle mani (sudate, ci scommetto) di chi non ha studiato, di chi non ha mai studiato, o meglio, ha letto l'introduzione, la quarta di copertina e le ripete da vent'anni. Al massimo cambiando l'ordine dei fattori. La proprietà commutativa.
E dev'essere davvero brutto ritrovarsi con la faccia di culo ormai definitivamente coperta da capelli finti e cerone di fronte ad una platea che ti pone domande. Senza che tu possa permetterti di (non) rispondere mimando un mitra che spara.

Pietà dicevo, come si fa a non provarla per un uomo abbandonato persino da Gabriella Carlucci?

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Provo la stessa sensazione, Cirello. Quasi come se in fondo, i peccati morali di quell'uomo, li abbia sempre giudicati senza guardare all'aspetto ridicolo del personaggio. E verso la mancanza di dignita' e' in fondo normale provare pieta'. Sapevo che sarebbe finIta nel ridicolo, in qualche modo lo sentivo. Quello che non perdonero' mai all'uomo e' la totale mancanza di scrupoli nell'essere stato il cerimoniere del banchetto in cui l'Italia e' stata spolpata viva. Ecco, se penso a questo, trovo che l'uomo meriti l'umiliazione piu' grande che una mente umana possa immaginare: restare nudo di fronte a tutto il resto del mondo. Per poi sparire definitivamente. Fredo

Anonimo ha detto...

Diciamo che mancano le mutande, ci siamo quasi.
Comunque cy sei un insensibile, Gabriella è stata tanto male quando lo ha lasciato, tant'è che non glielo ha comunicato di persona perché gli vuole troppo bene!
Mono

Anonimo ha detto...

...E, non dimentichiamolo, ha persino lasciato la Smart in doppia fila per lo spaesamento esistenziale conseguente. No, forse quello era prima... pure sensitiva!

Sor (ma su queste stesse pagine, non si annunziava di un Berlusconi di fresco fidanzato...?)

Anonimo ha detto...

già, berlusconi fidanzato (stupenda prima pagina de "il giornale" di qualche tempo fa) è una di quelle cose a cui mi riferisco.
ossia palrare a vanvera sperando che qualcuno ci creda.
ora, è vero che da vent'anni a questa parte c'è parecchia gente che l'ha fatto.
la stessa gente che, forse poco meno di lui (chi controlla ha per forza un grado di colpa in più) adesso, forse, capirà le cazzate che si è continuamente bevuta.
chissà se lo penserà anche la fidanzata di silvio...

cy

Anonimo ha detto...

berlusconi's best moments sulla cnn:
http://video.repubblica.it/dossier/crisi-italia-2011/sulla-cnn-tutte-le-gaffe-di-berlusconi/80237/78627

un cacciatore di taglie ha detto...

la pietà va usata dopo la cattura, non prima.

Anonimo ha detto...

il fatto è che so un ragazzo sensibile.

Anonimo ha detto...

Se penso a un’Italia senza B, immagino un brigadiere che si addormenta mentre intercetta le telefonate fra il professor Monti e Mario Draghi. Oh, mica voglio un’Italia di banchieri. Ma un po’ grigia e barbosa, sì. Non moralista, morale. Che per qualche tempo si metta a dieta di barzellette, volgarità, ostentazioni d’ignoranza. Dove l’ottimismo non sia la premessa di una truffa, ma la conseguenza di uno sforzo comune. Un’Italia solare, anche nell’energia. Con meno politici e più politica. Meno discorsi da bar e più coerenza fra parole e gesti. Una democrazia sana e contenta di sé, che la smetta di prendere sbandate per gli uomini della provvidenza e si ricordi di essere viva ogni giorno e non solo una volta ogni cinque anni per mettere una crocetta su una scheda compilata da altri. Un’Italia di politici che non parlano di magistrati, ma coi magistrati (se imputati). E di magistrati che parlano con le sentenze e non nei congressi di partito. Di federalisti che non fanno rima con razzisti. Un Paese allegro e però serio. Capace di esportare non solo prodotti belli, ma belle figure. Vorrei essere governato da persone migliori di me. Che non facciano le corna, non giurino sulle zucche e si sfilino un paio di chili dalla pancia, prima di far tirare la cinghia a noi, ripristinando il principio che chi sta in alto deve dare il buon esempio.

Per giungere a un’Italia così, le dimissioni di B rappresentano un primo passo. Adesso devono dimettersi tutti gli altri. Perché più ancora di Berlusconi temo i berlusconi.

M. Gramellini

Anonimo ha detto...

beh, a me mancherà quel mattacchione di Ilvio

e ora, sotto con la vecchia Balena Bianca!!!

montelli

karamella ha detto...

ahahah! questo post è spaziale cirè! ma pietà, giammai. Per quanto ignorante, ridicolo, povero di spirito, sconfortantemente limitato, quintessenza del marciume dell'animo, untore di disvalore, emblema dell'impotenza sessuale che brama una riscossa di facciata, vecchio e brutto, noi restiamo qua, a far fronte ad un futuro la cui unica certezza è la difficoltà, e lui se ne andrà in qualche posto al sole con qualche decina di mignotte. Mortacci sua.

Anonimo ha detto...

ma siamo poi così sicuri che molli la baracca? meglio non fidarsi.

Un Valdo mattiniero e dubbioso.

Anonimo ha detto...

Come da carteggi con il buon Orazio Gattamelata, noto miracolato italiano della prima ora, da par mio in questo sordido finalino sto con Papi.

Sor dalla zona di Portici